Il mughetto (candidosi orale)
Molte persone credono che si tratti di una problematica che colpisce esclusivamente i lattanti. In realtà, sebbene in misura minore, il mughetto può interessare anche gli adulti. Ecco in che modo e quali sono le sue caratteristiche.
Che cosa è
Il mughetto, detto anche candidosi orale, è un’infezione della mucosa della bocca causata da un microrganismo, la Candida albicans.
Si tratta di un fungo di forma sferulare ben conosciuto dall’organismo: infatti, è localizzato abitualmente nella vagina, nel cavo orale, sulla pelle e nell’apparato intestinale.
In condizioni normali è del tutto innocuo: è tenuto sotto controllo dal sistema immunitario e dai cosiddetti “batteri buoni”, che fanno sì che sia in equilibrio con gli altri microrganismi presenti nella zona e non dia alcun problema.
In certe situazioni, invece, cambia forma assumendo un aspetto bastoncellare, finisce con il prevaricare e rompe l’equilibrio, trasformandosi in elemento patogeno.
È quanto succede, appunto, anche in caso di mughetto, una problematica molto comune nei neonati sotto i sei mesi di età, ma che non risparmia nemmeno gli adulti.
Le cause
La Candida può diventare aggressiva e scatenare il mughetto in tante situazioni diverse.
Spesso, la colpa è dello stress, che altera le normali difese immunitarie e rende l’organismo più debole e vulnerabile, favorendo la proliferazione del fungo.
Anche l’utilizzo degli antibiotici, specialmente per periodi prolungati, può essere dannoso: questi farmaci, infatti, favoriscono l’eliminazione di quei batteri buoni che normalmente impediscono alla Candida di proliferare.
Un ruolo negativo è giocato poi dall’alimentazione, che può causare squilibri della flora batterica.
In linea generale, tutte le condizioni che indeboliscono il sistema immunitario, come malattie o ritmi troppo intensi, possono favorire la comparsa di candidosi.
I sintomi
La candidosi orale si riconosce perché causa la comparsa, all’interno delle guance, sul palato e sulla lingua (più raramente su labbra, ugola, tonsille e in fondo alla lingua), di placche o chiazze o puntini biancastri, spessi e voluminosi che possono anche dare dolore e ostacolare la nutrizione.
In alcuni casi, prima della manifestazione delle macchioline, la persona può essere soggetta a febbre e arrossamento della faringe.
Negli adulti, spesso il mughetto determina la formazione due-tre placche di piccole dimensioni, simili ad afte, che però non guariscono e non evolvono nei giorni successivi.
Le cure
La candidosi orale si cura facilmente, e in pochi giorni, con specifici farmaci antimicotici (antifungini) da prendere per via sistemica o locale, attraverso sciacqui del cavo orale.
In associazione a questi medicinali, è sempre utile ricorrere ai fermenti lattici, che aiutano la flora batterica a riequilibrarsi e proliferare nel migliore dei modi, debellando i miceti patogeni della Candida Albicans.
Per lenire il dolore alla bocca, si possono fare sciacqui con acqua e camomilla, acqua e malva o acqua e bicarbonato: pur non essendo curativi, donano un po’ di sollievo.
La prevenzione
Per ridurre il rischio di mughetto è bene tenere lontani i possibili fattori scatenanti: quindi, seguire un’alimentazione corretta, combattere lo stress, cercare di ritagliarsi pause di relax, fare attenzione ai farmaci che si assumono.
Bisogna inoltre fare attenzione al contatto con le mucose e la saliva di una persona con una micosi da Candida Albicans: quando l’infezione è in corso, infatti, è possibile che il soggetto trasmetta la malattia ad altri.
Le due situazioni più a rischio sono il bacio e l’allattamento al seno (il bimbo con candidosi può infettare il seno della mamma e viceversa). Ecco perché, in caso di malattia in un poppante, bisogna curare tanto il piccolo quanto la madre, per evitare che continuino a reinfettarsi vicendevolmente attraverso le poppate al seno.