I look di Venezia 77: focus sugli occhi con la supertop Taylor Hill
Ma attenzione a non esagerare. Il total-black della super-top statunitense dà intensità ma rischia anche di appesantire lo sguardo. Soprattutto per le non più giovanissime.
Dopo uno primo red carpet che ha visto il trionfo di una sofisticata eleganza, la seconda serata della 77esima mostra del cinema di Venezia ha suscitato non poche perplessità. Tra nuvole di tulle rosa effetto bambola, veli, pepli e trasparenze, non è passata di certo inosservata Taylor Hill con un giaccone di velluto, sicuramente chic ma anche vagamente somigliante a una vestaglia da camera soprattutto perché indossato sulle gambe completamente nude.
Lei, supermodella statunitense, se lo può permettere ma l’effetto finale non è all’altezza del look fresco e frizzante con cui la Taylor ha sfilato nella serata d’apertura della kermesse veneziana.
E come il collier della primo red carpet risultava una nota un po’ stonata, lo stesso si può dire di quello sfoggiato con il secondo look, pronto a sottolineare il décolleté senza riuscire però nell’impresa di valorizzarlo a pieno.
Che scarpe!
Ma a parziale giustificazione del tutto bisogna forse dire che l’abito, a firma Etro, è stato la scelta strategica per regalare tutta la scena alle sorprendenti décolleté con punta, tacco vertiginoso e l’iconico motivo Paisley blu oceano che siglano con eleganza la collaborazione, svelata per la prima volta proprio a Venezia, tra Etro e Gianvito Rossi. Una liaison che ha dato vita a una capsule di calzature che ha come ambasciatrice e madrina del lancio proprio la top model americana.
Senza esagerare
Se le scarpe sono approvate a pieni voti, non si può dire altrettanto del make up che al pari dell’abito non convince del tutto. Gli occhi bistrati di nero sono fin troppo importanti, per non dire eccessivi soprattutto per la riga generosa sotto la palpebra che finisce per rendere lo sguardo pesante più che intrigante. E le labbra completamente nude stridono con il nero dello sguardo. Unica nota vincente la pelle perfetta, al naturale, uniformata in leggerezza e accesa solo da un tocco sapiente di blush. Approvata anche l’acconciatura, di una media lunghezza che funziona sempre, soprattutto se portata indietro per valorizzare i tratti. E’ un sì, ma di certo non pieno e universale come quello attribuito all’eleganza sensuale del corto gellato della sirena Elodie.
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