16/06/2020

Cistite, gioca d’anticipo

Contenuto sponsorizzato

Chi soffre di cistiti ricorrenti vede intensificarsi i disturbi nella bella stagione. Ecco come prevenirli e vivere un’estate serena

publi Corman 16/6

Un problema che non conosce stagione, ma che in estate diventa più fastidioso e frequente. Parliamo della cistite, un’infezione alle vie urinarie che viene favorita da caldo e umidità, dando vita ai sintomi caratteristici, quali la necessità di urinare di frequente, il dolore addominale e un prurito che a volte non dà pace. Una donna su tre, del resto, ha avuto a che fare con la cistite almeno una volta nella sua vita, visto che la conformazione anatomica dell’uretra femminile, essendo molto corta, rende semplice il passaggio dei batteri dalla vagina o dall’ano alla vescica.

Nel 95% dei casi la cistite è causata infatti dall’Escherichia coli, un batterio intestinale che, proprio per la particolare conformazione dell’uretra, risale il condotto e si annida con facilità nella vescica dando vita a un’infezione che, se non è ben curata, tende a ripresentarsi periodicamente.

Estate a rischio

Con il caldo la cistite diventa più frequente. Innanzitutto perché l’aumento delle temperature fa sudare di più e, se non si beve a sufficienza, si urina di meno e i batteri non vengono eliminati. Caldo e umidità creano poi un ambiente che facilita la proliferazione di microorganismi nell’area genitale e il loro spostamento verso la vescica. Da non dimenticare, infine, le tipiche situazioni estive: il costume bagnato, la sabbia, l’assorbente interno, i tessuti sintetici, tutti fattori che favoriscono la comparsa di infezioni.

Meglio giocare d’anticipo

Per evitare che l’estate si trasformi in un tormento, chi soffre di cistiti ricorrenti dovrebbe adottare una strategia preventiva per evitare i sintomi e i conseguenti cicli antibiotici. La prima mossa? Bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno per fare più pipì e mantenere una regolare funzione intestinale. Essendo infatti la stitichezza uno dei fattori predisponenti alla cistite, potrebbe essere utile anche assumere fermenti lattici per un buon equilibrio della flora batterica. Molto valida in funzione preventiva anche l’assunzione di integratori naturali come quelli a base di mirtillo rosso. E quando i sintomi sono comparsi? Si tende in genere a ricorrere subito agli antibiotici dimenticando che gli integratori che contengono i principi attivi del cranberry, legandosi ai batteri che sono presenti normalmente nell’apparato urinario, sono capaci di contrastarne l’adesione alle pareti delle vie urinarie, favorendone l’eliminazione e frenando una loro possibile risalita verso la vescica.

Dal mirtillo all’uva ursina

Un altro principio attivo presente negli integratori e prezioso per contrastare la cistite è l’uva ursina, che contiene l’idrochinone, un potente antibatterico ad azione disinfettante dalle proprietà diuretiche, utili in caso di cistite. Sempre in funzione preventiva l’attenzione all’igiene intima deve essere massima, evitando detergenti aggressivi che possono alterare la microflora batterica vaginale. No poi ai tessuti sintetici che frenano la corretta traspirazione delle mucose e, tra gli assorbenti, meglio prediligere quelli in cotone che lasciano respirare la pelle evitando che i batteri si annidino.