18/04/2020

Coppia: come difendersi da un narcisista

Veronica Colella Pubblicato il 18/04/2020 Aggiornato il 18/04/2020

Vivere accanto a una persona che ha il bisogno costante di essere ammirata e rassicurata può essere sfiancante: ecco come affrontare la situazione in 5 mosse

narcisista

Quando si è in una relazione con un narcisista i campanelli d’allarme vanno ascoltati. Rimanere accanto a una persona che ha il bisogno di essere costantemente ammirata (e per giunta ipercritica) può essere sfiancante, che si tratti di una storia d’amore, di un’amicizia o del rapporto con un genitore.

Non sempre ci si può allontanare del tutto, ma è importante imparare a proteggersi dai lati peggiori della sua personalità.

Una perfezione solo apparente

Sappiamo che Narciso non era in grado di amare nessun altro se non il proprio riflesso, ma quando si tratta dei suoi eredi la questione si fa più complessa. C’è chi incarna il mito alla lettera e si adora così com’è, rifiutando di abbassarsi a ricambiare l’affetto di chi non è alla sua altezza e pretendendo invece tutte le attenzioni (e le libertà) che ritiene essere sue di diritto. Raramente si sentirà in colpa per aver ferito i sentimenti di qualcuno e la sua ammirazione per una ristretta cerchia di persone “speciali” è un’opportunità per brillare di luce riflessa. C’è anche però un altro tipo di narcisista, che non apprezza poi così tanto i riflettori ma nasconde dietro a un ego gonfiato ad arte la paura di essere abbandonato e il timore del giudizio degli altri.

Mai abbassare la guardia

Comprendere le sue fragilità non significa giustificare il suo comportamento. Le persone sensibili e accoglienti, soprattutto se insicure e bisognose di approvazione, rischiano di uscire a pezzi da una relazione con un narcisista. In Io non ci sto più (De Agostini, 2018) la psicologa Roberta Bruzzone consiglia di fare attenzione a segnali come l’incapacità di stare da soli (che li spinge fin da piccoli a diventare eccellenti manipolatori), la tendenza a mentire e a creare tensioni per divertimento, la mancanza di empatia e la facilità nel criticare gli altri. Un classico dei manipolatori emotivi è alternare periodi di grazia in cui ricopre l’altra persona di attenzioni e complimenti a periodi in cui tende a svalutarla sistematicamente, usando il trattamento del silenzio come punizione e distorcendo i fatti per presentare se stesso nella luce migliore, anche quando è in torto. Fino ad arrivare a forme di abuso psicologico come il gaslighting, che consiste nel portare l’altra persona a dubitare dei suoi stessi ricordi o insinuare che abbia una percezione alterata della realtà.

Come sopravvivere

  1. Prenditi una pausa di riflessione. Se senti di essere sottoposta a critiche continue e ingiustificate, senza mai poter esprimere il tuo punto di vista, è meglio prendere le distanze. Anche solo emotivamente: prenderti almeno un’ora per te stessa può aiutarti a recuperare le forze e analizzare a mente lucida quanto sta accadendo.
  2. Confidati con qualcuno. Rivolgiti a una persona di cui ti fidi, possibilmente al di fuori della cerchia sociale del sospetto narcisista. Sapere di poter contare su un appoggio rende più sicure e permette di avere un parere obiettivo sulla situazione.
  3. Ricordati che non puoi cambiarlo. Rendersi conto che il mondo interiore del narcisista è più tormentato di quello che vorrebbe farti credere non significa che dovrai fartene carico. Prima di tutto non è detto che voglia cambiare, in secondo luogo può farlo solo con l’aiuto di un terapeuta.
  4. Affrontalo in maniera diretta e concisa. Alla prossima ondata di critiche o insinuazioni che trovi scorrette, ribatti senza aver paura dei suoi malumori. Meno parole userai, meno appigli avrà per ribaltare la frittata a suo favore, sia con te che con il “pubblico” formato da amici e conoscenti.
  5. Non credere alle sue profezie. Le dichiarazioni in stile Re Sole – après moi, le déluge – servono a convincervi entrambi che senza di lui saresti perduta. Invece, è proprio il contrario: tu non hai alcun bisogno della sua approvazione, è lui che vive per essere ammirato (o temuto).