22/03/2020

Libera la mente con l’ikebana giapponese

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 22/03/2020 Aggiornato il 22/03/2020

Giornate casalinghe e weekend che sembrano non passare mai? Prova l’ikebana, una disciplina giapponese che risveglia l’equilibrio interiore

ikebana

Il suo nome significa “fiore vivente” (da ike, vivente e hana, fiore, nella lingua del Sol Levante) ed è l’antica arte giapponese di disporre in modo armonioso rami, fiori e foglie recisi in un vaso. Tutt’altro che un passatempo.

L’ikebana è un aiuto per riequilibrare il benessere di corpo e mente, prendere le distanze da problemi e ansie della vita per conquistare calma e concentrazione.

Non chiamatelo giardinaggio

La filosofia dell’ikebana è trovare una sintonia con gli elementi vegetali per ricreare una bellezza naturale lasciandosi educare dalla natura stessa. «La pratica di questa disciplina può essere considerata come un momento di riflessione e contemplazione che ci aiuta nel nostro quotidiano. Non a caso, nelle case tradizionali giapponesi le composizioni vengono poste in primo piano nel luogo più significativo dell’abitazione, il tokonoma» dice Barbara Bordato, appassionata di ikebana, ceramista, insegnante di raja yoga.

Istruzioni per l’uso

Il necessario per iniziare sono un vaso in ceramica o metallo (alto o basso) e un minimo di tre elementi tra rami, fiori e foglie, anche raccolti su uno stesso ramo. Vanno bene quelli a disposizione nei giardini o nei vasi sul balcone (banditi invece i fiori di campo che non riescono a tenere la forma originaria una volta recisi).

Per farli rimanere in posizione verticale si infilzano in un kenzan, una base con spuntoni metallici oppure più semplicemente in una spugna da giardinaggio (scelta anche più economica), sistemando prima l’elemento più alto, poi il medio e alla fine il più corto. In questo modo, unendo idealmente gli apici dei rami si disegna un triangolo che richiama cielo, uomo e terra, il trittico che per il Giappone rappresenta la totalità.

Una volta acquisita una certa abilità, si potranno aggiungere altri elementi a supporto dei principali, sempre in numero dispari. Si riempie poi il vaso con dell’acqua e si posiziona questa sinfonia naturale in un punto raccolto ma in evidenza della casa.