30/09/2019

Beauty: conosci l’albero miracoloso?

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 30/09/2019 Aggiornato il 30/09/2019

Si chiama Moringa Oleifera. Gli estratti dalle foglie e dai semi sono usati nei cosmetici per il loro potere idratante, antiossidante e tonificante. Il suo plus è che è anche totalmente commestibile

moringa

Nome in codice: albero miracoloso. Un “nomignolo” che la dice lunga a proposito delle sue proprietà benefiche per il nostro benessere ma anche per la nostra bellezza.

La Moringa è un arbusto che cresce in molte zone del mondo, come India, Africa occidentale, Filippine, Etiopia, Caraibi e Florida.

La sua varietà più pregiata, la Moringa oleifera (la più nota in cosmesi), si sviluppa soprattutto nelle zone tropicali e nell’Asia del Sud dove cresce addirittura ai piedi dell’Himalaya.

Usi & costumi

Le foglie della Moringa sono molto ricche di vitamine, soprattutto A, C ed E, ma anche di sali minerali, in testa potassio, calcio e ferro, selenio, omega 3, 6 e polifenoli antiossidanti.

È stato stimato che l’indice ORAC della pianta (oxigen radical absorbance capacity), ovvero il suo potere antiossidante, è di quasi 158mila punti, molto di più rispetto all’alga spirulina o alle bacche di goji.

Per queste numerose qualità, i suoi estratti e derivati vengono impiegati nelle formulazioni dei cosmetici per contrastare la pelle secca, la presenza di acne (in quanto regolano le secrezioni ormonali), tonificare la cute e infonderle una sferzata di giovinezza.

Senza dimenticare che sono un ottimo alleato per la vitalità dei capelli e per fortificare la lamina ungueale grazie all’alto contenuto di ferro e selenio.

Buona… in tutti i sensi

Il grande potenziale di questa pianta è che è del tutto commestibile, dalle foglie ai baccelli, dalla corteccia ai semi. Non a caso la FAO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) l’ha annoverata tra le coltivazioni tradizionali.

Per esempio, i baccelli vengono mangiati cotti o freschi anche se non del tutto maturati; i semi possono essere cucinati come legumi (da loro si produce anche un olio dalla colorazione molto chiara). E ancora, le foglie possono essere saltate in padella con olio extravergine di oliva al pari di spinaci e bietole, oppure mangiate crude in insalata con carote e radicchio.