13/08/2019

Estate: attenzione all’orticaria solare

Roberta Camisasca Pubblicato il 13/08/2019 Aggiornato il 13/08/2019

Milioni di italiani vanno incontro al prurito da orticaria e la probabilità sale in estate con sudore, sole, acqua di mare e cibi: docce frequenti e dieta per ridurre i disagi

orticaria-estate

Una giornata in spiaggia, la sabbia che gratta sulla pelle, l’acqua di mare che lascia addosso un velo di sale. Magari un pasto leggero con una macedonia di fragole o pesche e poi l’aperitivo con un bicchiere di vino bianco gelato. E alla sera eccovi coperti di pomfi arrossati e pruriginosi, vittime di un prurito che non dà tregua neppure di notte.

È l’orticaria, un problema che almeno una volta nella vita colpisce circa 5 milioni di italiani e in estate diventa più frequente.

Cause di un problema diffuso

L’estate è un momento critico per la pelle: la sudorazione aumenta il prurito, i raggi solari e l’acqua salata di mare irritano la cute, la temperatura elevata incrementa la vasodilatazione periferica e peggiora i sintomi cutanei.

Così ogni anno milioni di italiani vanno incontro ad almeno un episodio di orticaria acuta in estate, sottolineano gli esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica.

Ad aumentare l’irritazione cutanea anche alcuni alimenti che in questa stagione vengono consumati più spesso come alcuni tipi di frutta (fragole e pesche per esempio) o di vini contenenti solfiti.

Per ridurre i fastidi

È opportuno capire che cosa scatena la reazione, se certi alimenti, farmaci o il sole ma ci sono alcuni accorgimenti che nel frattempo possono essere d’aiuto a lenire il fastidio.

Per ridurre i fastidi aiutano le docce fresche con acqua dolce subito dopo i bagni in mare, ripararsi con cappelli e magliette quando il sole è molto intenso.

Lo stress peggiora i sintomi così come i farmaci antinfiammatori non steroidei possono aggravare l’orticaria nel 20-30% dei casi.

Può essere utile un’alimentazione a basso contenuto di additivi (coloranti o conservanti) o priva di alimenti ad alto contenuto di istamina o che provocano liberazione di istamina.

Da evitare: formaggi stagionati e fermentati, albume d’uovo, cacao/cioccolato, pesce fresco conservato come tonno, sardine, acciughe, aringhe, salmone, crostacei e frutti di mare.

L'esperto consiglia

L’importante è una diagnosi corretta: l’orticaria acuta, che si manifesta con un prurito molto intenso e pomfi arrossati, passa da sola in qualche ora o si risolve facilmente con gli antistaminici o con brevissime terapie con cortisonici.