Estate: attenzione all’orticaria solare
Milioni di italiani vanno incontro al prurito da orticaria e la probabilità sale in estate con sudore, sole, acqua di mare e cibi: docce frequenti e dieta per ridurre i disagi
Una giornata in spiaggia, la sabbia che gratta sulla pelle, l’acqua di mare che lascia addosso un velo di sale. Magari un pasto leggero con una macedonia di fragole o pesche e poi l’aperitivo con un bicchiere di vino bianco gelato. E alla sera eccovi coperti di pomfi arrossati e pruriginosi, vittime di un prurito che non dà tregua neppure di notte.
È l’orticaria, un problema che almeno una volta nella vita colpisce circa 5 milioni di italiani e in estate diventa più frequente.
Cause di un problema diffuso
L’estate è un momento critico per la pelle: la sudorazione aumenta il prurito, i raggi solari e l’acqua salata di mare irritano la cute, la temperatura elevata incrementa la vasodilatazione periferica e peggiora i sintomi cutanei.
Così ogni anno milioni di italiani vanno incontro ad almeno un episodio di orticaria acuta in estate, sottolineano gli esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica.
Ad aumentare l’irritazione cutanea anche alcuni alimenti che in questa stagione vengono consumati più spesso come alcuni tipi di frutta (fragole e pesche per esempio) o di vini contenenti solfiti.
Per ridurre i fastidi
È opportuno capire che cosa scatena la reazione, se certi alimenti, farmaci o il sole ma ci sono alcuni accorgimenti che nel frattempo possono essere d’aiuto a lenire il fastidio.
Per ridurre i fastidi aiutano le docce fresche con acqua dolce subito dopo i bagni in mare, ripararsi con cappelli e magliette quando il sole è molto intenso.
Lo stress peggiora i sintomi così come i farmaci antinfiammatori non steroidei possono aggravare l’orticaria nel 20-30% dei casi.
Può essere utile un’alimentazione a basso contenuto di additivi (coloranti o conservanti) o priva di alimenti ad alto contenuto di istamina o che provocano liberazione di istamina.
Da evitare: formaggi stagionati e fermentati, albume d’uovo, cacao/cioccolato, pesce fresco conservato come tonno, sardine, acciughe, aringhe, salmone, crostacei e frutti di mare.
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