Piccole donne: cosa sappiamo del nuovo film di Greta Gerwig
In questa versione che in America uscirà a Natale, Saoirse Ronan (Jo) ritrova Timothée Chalamet (Laurie). Tra gli interpreti anche Emma Watson (Meg) e Meryl Streep (la zia March)
Se ne parla da ormai più di un anno ma finalmente Piccole donne di Greta Gerwig ha una data d’uscita, almeno per gli americani.
Per loro sarà il perfetto film di Natale, nelle sale dal 25 dicembre, mentre nel resto del mondo dovremo aspettare fino al 2020, sempre che qualche Festival del Cinema non si aggiudichi l’anteprima.
Un classico rivisitato in salsa indie
Fino ad ora i diversi adattamenti hanno rispecchiato i canoni dei film per famiglie, ma la versione di Greta Gerwig potrebbe sorprendere anche chi conosce a memoria tutte le trasposizioni precedenti, dal film del 1933 con Katharine Hepburn all’ultima miniserie BBC con Maya Hawke. I personaggi sono stati rivisitati alla luce delle lettere e dei diari di Louisa May Alcott, prendendo in prestito elementi biografici per dargli una dimensione più realistica. Greta Gerwig ha raccontato a Vanity Fair di essere rimasta profondamente affascinata dalla famiglia della scrittrice, soprattutto dai suoi genitori. Due intellettuali progressisti un po’ hippie, decisamente in anticipo sui tempi, che hanno cresciuto le figlie in una casa frequentata da filosofi e scrittori. La stessa atmosfera si respirerà nel film, dove le ragazze March si dimostreranno tutte ugualmente brillanti e piene di talento. In particolare, la responsabile Meg non sarà più una figura di sfondo ma avrà l’occasione di mostrare un lato di sé più libero, anche a costo di prendersi una bella sbronza liberatoria a base di champagne.
Il cast
Laura Dern e Bob Odenkirk (il Saul di Breaking Bad) saranno i coniugi March, mentre le quattro sorelle avranno il volto di Emma Watson (Meg), Saoirse Ronan (Jo), Eliza Scanlen (Beth) e Florence Pugh (Amy), ovvero l’attrice rivelazione di questa estate grazie al terrificante Midsommar.
Meryl Streep sarà la petulante e ricchissima zia Josephine, mentre Laurie sarà interpretato da Timothée Chalamet, che aveva già dimostrato di avere un’ottima alchimia con Saoirse Ronan in Lady Bird.
Nel cast anche Louis Garrel, nel ruolo di Friedrich Baher – il professore che conquisterà il cuore di Jo mandando in frantumi tutte le aspettative di chi avrebbe voluto vederla sposata con Laurie.
La regista è comunque convinta che tra Jo e Laurie non potesse esserci altro che amicizia, dal momento che sono praticamente due gemelli: Jo è una ragazza in abiti maschili, Laurie un ragazzo con un nome femminile e una sensibilità non comune. La costumista Jacqueline Durran ha voluto sottolineare questo aspetto esaltando la bellezza androgina di entrambi gli attori e facendogli scambiare di tanto in tanto i costumi di scena, come se fossero davvero una persona sola.
Siamo tutte un po’ Jo March
Il libro ha formato generazioni di bambine, tutte propense a identificarsi nella ribelle Jo oppure in Amy, la pittrice di casa March. Meg e Beth sono le sorelle più posate e meno propense all’avventura: Meg, la maggiore, è una seconda figura materna e la povera Beth paga le conseguenze del suo altruismo con una morte prematura per scarlattina, sparendo dai romanzi già al secondo libro.
Per quanto siano tutte molto amate, Jo rimane la prediletta di tutte le ragazze che da piccole si sono sentite chiamare “maschiaccio”. La scrittrice di fantascienza Ursula K. Le Guin l’ha citata come diretta ispirazione per la sua futura carriera e persino la seriosa Simone de Beauvoir da piccola giocava ad essere Jo March.
A quanto pare Jo occupava un posto speciale anche per l’autrice, o così sostengono i critici letterari: sono in molti a vedere nel suo personaggio l’alter-ego della stessa Alcott, che non si è mai sposata e si è dedicata a tempo pieno alla scrittura e all’educazione.
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