Schiena e collo: via rigidità e dolori con gli esercizi del metodo Feldenkrais
Bastano due semplici esercizi per liberarci da inutili tensioni e rendere i gesti più fluidi: perché a volte, cambiando gli schemi motori e posturali, si impara a usare il corpo in modo più funzionale
La vostra schiena si fa sentire? Le tensioni muscolari alle spalle o nella zona dorsale vi rendono difficoltosa anche una banale torsione per effettuare un parcheggio in retromarcia? Vi sentite rigide e doloranti nella zona lombare? Non temete. Sono tutti fastidi diffusissimi, provocati dalle posture scorrette, dalle cattive abitudini motorie e, spesso, anche dallo stress, dalle ansie, dalle inquietudini, che si ripercuotono sul fisico con anomale contratture muscolari e che contribuiscono a sbilanciare l’assetto del corpo. Ma c’è una forma di ginnastica dolce, il metodo Feldenkrais, attraverso la quale è possibile trovare (o ritrovare) schemi motori e posturali diversi da quelli abituali, individuare zone inutilmente contratte e rilassarle, imparare a usare il corpo e le sue potenzialità in modo più fluido e con minore sforzo.
Imparare ad ascoltare e a conoscere il proprio corpo significa aumentare la mobilità e la scioltezza, ritrovare la libertà e l’efficacia dei gesti, migliorare la postura.
Piccoli movimenti senza sforzo
Ecco due esercizi per ovviare ai fastidi alla schiena. Come sottolinea Graziella Locatelli, insegnante Feldenkrais, i movimenti devono essere piccoli, eseguiti con facilità e senza sforzo né dolore. C’è un continuo ascolto di sé, anche durante le pause: si presta attenzione al modo in cui si respira, a quello in cui si dispongono naturalmente le varie parti del corpo e, ogni volta che si esegue un movimento, si controlla quali variazioni intervengono nella respirazione, nella posizione reciproca delle varie parti del corpo, nella tensione dei muscoli, nelle zone di appoggio a terra.
1. Per collo e spalle
Sedute su una sedia, nel modo che sentite più comodo (appoggiate allo schienale o con la schiena staccata). Annuite con la testa per un certo numero di volte, lentamente e delicatamente. Poi continuate ad annuire, seguendo il movimento con lo sguardo: guardate in basso quando flettete la testa, in alto quando la alzate. A poco a poco potrete cambiare o ampliare l’escursione del movimento. Effettuate non meno di 5-10 ripetizioni. Alla fine il movimento sarà più libero, le spalle e la schiena prive di inutili tensioni.
2. Per la schiena
Supine, braccia lungo i fianchi. Ruotate a destra e a sinistra il capo e memorizzate tutte le sensazioni. Piegate le gambe in modo che le piante dei piedi siano a contatto con il suolo e fate oscillare le ginocchia verso destra e verso sinistra, acquistando consapevolezza della mobilità di anche e bacino. Poi allungate le braccia verso il soffitto e unite i palmi delle mani: inclinate le braccia verso destra e verso sinistra, mantenendo la schiena in parziale contatto con il suolo, cercando di non irrigidirvi e di non deformare il triangolo che le braccia formano con il petto. Effettuate non meno di 5-10 ripetizioni. Ritornando alla posizione supina iniziale, noterete che il pavimento è più “comodo” e che siete meno contratte.
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