25/02/2019

Cosmetici rétro: il fascino del passato

Roberta Camisasca Pubblicato il 25/02/2019 Aggiornato il 01/03/2019

Nell’era delle App, dei cosmetici smart, dei device hi-tech che fanno di tutto, torna la voglia di semplicità che solo i prodotti di una volta sanno regalare

Cosmetici vintage

Dalla cipria in polvere alla crema nel barattolo di vetro, fino all’acqua di colonia con tappo gioiello.

La cosmesi 2.0 registra un boom di rituali vintage rivisitati in chiave moderna.

Potenziate le formule, alzato il livello di sicurezza dei preparati, rivoluzionati i packaging secondo dettami eco-friendly, resta inalterato il fascino rétro di texture e fragranze che ricordano, come una madeleine proustiana, l’abbraccio morbido e profumato della mamma.

Formule nuove con abiti vintage

«I richiami al passato hanno un forte effetto trainante sui consumi in vari settori, soprattutto in quello cosmetico, in cui la ricerca di tradizione è molto sentita», commenta Alessandra Vasselli, docente di cosmetologia applicata all’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma. E se scatole e barattoli si vestono di grafiche storiche, immagini in bianco e nero e stampe nostalgiche, dentro i formulati sono modernissimi.

«Tra i primi cosmetici, messi sul mercato nei primi anni del Novecento, e quelli di oggi, ci sono di mezzo numerosi studi scientifici. Alcuni attivi risultati incompatibili con la pelle sono stati eliminati, altri sono stati aggiunti per migliorare l’efficacia, la gradevolezza d’uso e il profilo sensoriale. Così oggi abbiamo la possibilità di riscoprire valori di bellezza rassicuranti e legati alla nostra memoria storica, con una garanzia di sicurezza e affidabilità impensabile un secolo fa».

I cosmetici più amati

Snobbate per anni, tornano le saponette solide da esibire sul lavandino del bagno. Le formule aggressive sono state sostituite da preparati naturali, a base di cera d’api o oli vegetali, e dai nuovi “syndet bar”, con tensioattivi più delicati. «Il ritorno al passato è un trend positivo anche perché fa riscoprire gesti di bellezza dimenticati, come il tonico», sottolinea l’esperta. L’acqua di rose tanto cara alle nonne ha spalancato le porte a tutto il settore dei distillati floreali: acque preziose per viso e corpo da scegliere in base alle proprie esigenze.

Gli antichi sali da bagno sono diventati sofisticate miscele di cristalli, oli, profumi e coloranti pronte a soddisfare gusti olfattivi e varie esigenze cosmetiche, dall’esfoliante all’anticellulite. Risolti i problemi di sicurezza legati alle polveri, rispuntano i talchi per il corpo e le ciprie, con tanto di piumino e specchietto.

Rivalutata la lacca spray, un tempo sinonimo di teste rigide e incartonate. Oggi più leggera, discreta, si distribuisce meglio grazie alle nuove tecnologie di micronizzazione delle particelle. In più ha velleità curative: nutre, rinforza, protegge dal calore di piastre e phon.

Una curiosità: lo shampoo secco non è una trovata delle millennials. Debutta ben 20 anni fa, figlio delle ciprie vintage per capelli, e ora diventa la star della moderna cosmesi last minute.