07/12/2018

X Factor 2018: il riscatto di Naomi. Ecco le nostre pagelle della semifinale

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 07/12/2018 Aggiornato il 11/12/2018

Ognuno dei 4 giudici porta in finale un concorrente. Testa a testa fra Anastasio e i BowLand. Ma Naomi, ritrovata la grinta delle Audizioni, potrebbe essere la sorpresa di questa edizione

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Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. E infatti, in occasione della semifinale, i sei talenti rimasti hanno deciso di rischiare il tutto per tutto pur di aggiudicarsi un posto sul palco del Forum di Assago.

Peccato che ci sia stato chi ha comunque inciampato e chi, nonostante performance non ottime, è riuscito a convincere il pubblico che, come si sa, è sovrano (anche se a volte sbaglia).

Scoprite quali sono stati, secondo noi, i migliori e i peggiori della semifinale.

Naomi – Voto: 9

Abbandonate (momentaneamente) le ballad, ha trovato una strada che riesce a valorizzare ancora di più il suo talento. L’ha dimostrato sia in Problem, Ariana Grande feat Iggy Azalea, che nel mash up tra Rap God di Eminem e Beautiful di Christina Aguilera. È migliorata molto anche a livello di presenza scenica e ha ragione Mara Maionchi: è da temere. Peccato che il suo inedito tenga poco conto di questa evoluzione.

Bowland – Voto: 8,5

Fedez sostiene che i Bowland dovrebbero fare subito un album e non si può essere che d’accordo. Con Iron di Woodkid sono tornati ad affascinarci con il loro stile suadente, magico e sempre intrigante. E non sono stati da meno quando si sono confrontati ancora una volta con l’italiano grazie ad Amandoti dei CCCP, nella versione di Gianna Nannini. Loro saranno sicuramente tra i più ascoltati del 2019, a prescindere da come andrà la finale.

Anastasio – Voto: 8,5

È incredibile come un ragazzo così giovane possa avere così tanta profondità e maturità artistica, tanto da avere il coraggio di presentarsi con un brano complicato come La porta dello spavento supremo di Franco Battiato. Una performance che ci è piaciuta, anche se forse un po’ troppo teatrale. Decisamente meglio in Clint Eastwood dei Gorillaz. Vincerà? Chi lo sa. Comunque la musica italiana ha finalmente una bella alternativa, di spessore e valore, a tutta quell’ondata trap (non sempre fatta di valori positivi) che ci ha travolto.

Luna – Voto: 6,5

Sarà anche arrivata in finale, ma durante la puntata ci ha convinto ancora meno del solito. Nessuno nega che abbia talento e personalità, ma questa voglia di spingere sempre più forte l’acceleratore risulta a lungo andare fastidiosa. E la si è notata sia in Mica Van Gogh di Caparezza, che in Can’t Hold Us di Macklemore & Ryan Lewis feat Ray Dalton. Certo, è giovane e ha voglia di dimostrare al mondo quanto vale, ma avrebbe bisogno di fare un po’ di gavetta vera prima di puntare a volare alto.

Leo Gassmann – Voto: 7,5

È un vero peccato che sia stato eliminato proprio in una puntata in cui ha brillato così tanto. Prima ha confermato il suo feeling con il repertorio anglofono affrontando un pezzo non facile come Dead In The Water di Noel Gallagher e poi ha cantato meravigliosamente Com’è profondo il mare di Lucio Dalla. Leo ha una voce calda, intensa e graffiante, oltre che una sensibilità artistica molto elevata. Per lui immaginiamo comunque un bel futuro nel mondo della musica.

Martina Attili – Voto: 6,5

Scegliere The Climb di Miley Cyrus è stato un grave errore, perché non sempre le canzoni che piacciono poi si sposano bene con le proprie corde artistiche. Ci spiace dirlo, ma Martina ha cantato in modo impreciso e il suo livello emotivo era bassissimo. E il pubblico l’ha percepito. Non è questo il suo mondo, ma siamo sicuri che per lei non sia finita qui: il suo inedito Cherofobia è già una hit.