Pechino Express 2018, il trionfo finale delle Signore della tv (partite come riserve)
Maria Teresa Ruta e Patrizia Rossetti vincono l'adventure game di Rai2. A seguire Scoppiati e Mannequin
Eravamo appena entrati nella calda estate, era il 22 giugno, quando era giunta la notizia che la coppia composta da Eleonora Brigliadori e dal figlio Gabriele Gilbo non avrebbe partecipato alla nuova edizione di Pechino Express, a causa delle esternazioni della showgirl su vaccini, antidepressivi e cure alternative. A prendere il loro posto, indovinate chi?, Patrizia Rossetti e Maria Teresa Ruta.
Ebbene, ieri, a distanza di 5 mesi esatti, le due sono riuscite a chiudere la loro avventura. Vincendo. Anzi, trionfando.
Le due donne hanno scoperto di aver vinto l’edizione 2018 dell’adventure game di Rai 2, condotto da un sempre bravo Costantino Della Gherardesca, proprio ieri sera. In diretta (visibile su Instagram) come noi, e in compagnia di tutte le altre coppie, che sono state riunite dalla produzione.
Le nostre preferite, fin dall’inizio
Maria Teresa e Patrizia, l’abbiamo detto sin dalla prima puntata, erano la coppia più forte, dal punto di vista dello show, di questa settima edizione. Noi, da queste tastiere, abbiamo fatto all-in su di loro e le abbiamo supportate sin da subito. Un po’ per quell’affetto che si può riservare alle ultime della classe, quelle che verrebbero congedate (e congelate) durante una riunione scuola-famiglia con un “però si applicano”. La prima ha 58 anni, la seconda 59, e personalmente le ho anche un po’ invidiate (io ne ho poco più della metà) per una grinta, una determinazione, un carattere e una forza, anche fisica, che magari ad avercele (anche adesso, eh!).
Thelma e Louise, ma più scanzonate
Le avevo definite una sorta di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini on the road. Oggi le vedo di più come le Thelma & Louise all’italiana, in versione decisamente più scanzonata. Due donne che hanno fatto delle loro fragilità e delle loro imperfezioni gli assi del loro poker, le briscole dell’ultima mano, le pinelle a sorpresa del mazzetto quando si gioca a burraco. Due donne con una storia, che ogni tanto si percepisce e poi si nasconde sotto una risata. La Ruta, con i suoi sbalzi d’umore e con le sue lacrime, è sembrata un po’ più fragile della Rossetti. Ma chi pensa che chi esterna forza non abbia punti deboli si sbaglia. E di grosso.
Una vittoria gentile
Le due si sono abbracciate, sostenute, bilanciate. Sino ad arrivare alla fine. Superando sforzi fisici e ambientali, vuoti affettivi e caratteriali. Sempre assieme, nonostante tutti gli up and down che la loro avventura ha messo loro davanti. Loro hanno vinto tutto. E l’hanno fatto con il massimo rispetto nei confronti dei luoghi e delle persone che hanno incontrato. Con la gentilezza, a volte un po’ spigolosa come quella di Patrizia, e con il sorriso, quello a tratti da Baby Jane/Bette Davis di Maria Teresa. Gustando ogni singolo attimo della loro avventura. E se si ha la forza di combattere, quella che si assume negli anni a causa delle ferite della vita, no, non contano più né i muscoli dei Surfisti, né le grazie delle Mannequin (per loro terzo posto), né l’ironia degli Scoppiati.
La rivincita delle riserve
A proposito, nel cast di quest’anno ci sarebbero dovuti essere anche Filippo Magnini e Laura Magnini, ma il nuotatore ha rinunciato per potersi difendere dalle accuse della Procura antidoping. Al loro posto (ari-indovinate chi?), Fabrizio Colica e suo fratello Claudio, che si sono separati sin dalla prima puntata a causa dell’infortunio del secondo. Il riccioluto Fabrizio si è così congiunto a un altro orfano di compagno, Tommy Kuti. I due hanno dato vita agli Scoppiati, medaglia d’argento di quest’anno. Più che meritata. Insomma, la rivincita delle riserve. A dimostrazione che nella vita non importa da dove parti, ma soltanto quanto vali. Grazie a tutti.
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