11/10/2018

Maurizia Cacciatori si racconta Senza rete

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 11/10/2018 Aggiornato il 11/10/2018

Esordio letterario per la campionessa di pallavolo Maurizia Cacciatori, che in Senza rete racconta storie, aneddoti ed emozioni della sua grande carriera

Maurizia Cacciatori

Tra le storie di vita e carriera più appassionati ci sono sicuramente quelle degli sportivi. E quindi non mancherà di catturare i lettori Senza rete, il primo libro (edito da Roi Edizioni) scritto dalla campionessa di pallavolo Maurizia Cacciatori (in collaborazione con Riccardo Romani).

Un’opera che lei definisce: «Senza filtro, senza rete appunto. Non una biografia, non un romanzo, ma quasi un thriller».

Quello che viene raccontato, con uno stile fresco e autentico (come d’altra parte è lei), è un mix di aneddoti ed emozioni legati al suo percorso sportivo, ma anche al privato.

Una carriera da super-campionessa

Tra le più grandi campionesse della pallavolo italiana, vero orgoglio nazionale, può vantare: 5 scudetti, 5 Coppe nazionali, 3 Supercoppe italiane, 3 Coppe Campioni e 1 Coppa CEV, un oro ai Giochi del Mediterraneo del 2001, un bronzo e un argento agli Europei del 1999, l’elezione come miglior palleggiatrice durante i campionati mondiali di Osaka del 1998 e le 228 presenze in Nazionale, di cui è stata capitana.

Una nuova collana per raccontare i personaggi dello sport

Senza rete è il primo titolo di una nuova collana chiamata Assist, a cura di Demetrio Albertini, in cui i grandi campioni si raccontano. L’ex calciatore spiega così il progetto: «Io nella mia carriera ho fatto pochi goal, ma molti assist e quindi mi viene facile dirigere e dettare i temi di questa collana. Gli sportivi potranno raccontare quello che hanno vissuto tra i 20 e i 30 anni, periodo non ci si trova solo a gestire il proprio talento ma si vive».

Per insegnare a non arrendersi

E infatti Senza rete è un libro pieno di vita, tanto che Maurizia Cacciatori l’ha dedicato ai suoi figli Carlos e Ines. «Mi hanno chiesto più volte di scrivere un libro, ma non credevo fosse il caso – spiega la campionessa – Poi un pomeriggio, mentre aiutavo i miei bimbi a fare i compiti, ho visto che Carlos aveva delle difficoltà con le sottrazioni. Io gli ho spiegato che non si doveva arrendere, perché nulla è impossibile e così ho pensato che forse lasciar loro in eredità un libro in cui racconto la mia vita e come ho affrontato le varie difficoltà, poteva esser loro di aiuto. Così una notte d’estate, mentre cercavo di riposarmi dopo una giornata faticosa, mi è venuta la giusta ispirazione e ho iniziato a scriverlo».

Si parla di sport e di Maurizia

Maurizia Cacciatori aggiunge: «Sono felice di avere ereditato i valori dello sport, che valgono più dei trofei e delle presenze in nazionale».  Nel libro si parla di tanto di pallavolo ma anche tanto di lei. Di quando abbandonò a 10 giorni dal matrimonio l’ex cestista Gianmarco Pozzecco, delle fughe dal ritiro per visitare le città in cui si trovava in trasferta, degli incontri e degli scontri. Avrà convinto i figli a seguire le sue orme? «Uno gioca a calcio e l’altra pratica ginnastica artistica. A entrambi fa schifo la pallavolo…» commenta dubbiosa.