07/09/2018

Venezia 75, un Sam Claflin inedito in The Nightingale

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 07/09/2018 Aggiornato il 07/09/2018

Sam Claflin cambia pelle e diventa cattivo in The Nightingale, film di Jennifer Kent in concorso a Venezia 75

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A Venezia 75 è arrivato il giorno dell’unica regista donna in concorso, ovvero Jennifer Kent (nota soprattutto per l’horror Babadook), con The Nightingale.

Protagonista l’attrice italo-irlandese Aisling Franciosi, che ha al suo fianco Sam Claflin, in un ruolo inedito con cui sarà ben difficile per lo spettatore entrare in empatia.

Nel cast anche Baykali Ganambarr.

La trama del film

Ci troviamo nella Tasmania del 1820. Claire è una giovane donna irlandese che ha perso la famiglia, assassinata brutalmente da un capitano delle guardie britanniche e dai suoi uomini. Ora ha un solo pensiero: la vendetta. E per raggiungere il suo obiettivo chiede aiuto a un aborigeno.

La parola ai protagonisti

“Come cineasta cerco di lavorare su ciò che mi interessa davvero, se non c’è passione mi annoio. In questo film volevo parlare della necessità di mantenere la nostra natura umana nei momenti bui. Credo che questa fosse una storia che andasse raccontata” – spiega Jennifer Kent.
A proposito delle numerose scene violente presenti dice: “Per me la regola è che orrore e bellezza convivano. Non sono per la violenza gratuita, volevo che gli spettatori vivessero il punto di vita di Claire. Ormai siamo abituati a vedere film in cui muoiono migliaia e non si reagisce, si rimane indifferenti, invece per me era importante che capissero, che rimanessero shockati”.
E a chi, dopo la proiezione per la stampa, ha dedicato a lei e alla sua opere dure parole sessiste risponde: “Credo che sia importante reagire con compassione e amore all’ignoranza”.
Come anticipato, a Sam Clafin è andato un ruolo ben diverso da quelli in cui siamo stati abitati: “Ho scelto di fare l’attore proprio per avere la possibilità di interpretare qualcuno diverso da me. Però devo dire che questo personaggio è la cosa più difficile che abbia mai fatto”. E aggiunge: “Quando mi sono immersa in questa storia non sapevo ancora cosa fosse realmente accaduto durante la colonizzazione e ne sono rimasto turbato. Penso sia fondamentale realizzare e vedere film come questo”.
La vera scoperta del film è Aisling Franciosi, attrice emergente di padre italiano (per la precisione milanese) e di madre irlandese, che ha ottenuto la parte da protagonista da lei tanto ambita: “Mi è bastato leggere una decina di pagine della sceneggiatura per innamorarmene. Per interpretare Claire ho studiato molto, ho fatto ricerche sui sintomi del trauma post-stupro, ho fatto visita a dei centri che accolgono le donne vittime di abuso, per capire meglio quello che avevano dentro e raccontare la realtà”.