Gelato: così lo mangi e non ingrassi
Il gelato è un piacere cui è difficile rinunciare, specie se in estate, ma che possiamo inserire con le giuste accortezze nella nostra alimentazione quotidiana
Il consumo di gelato nel Belpaese è aumentato in pandemia, con un consumo pro capite di oltre sei chilogrammi.
Un dato che conferma la passione degli italiani per uno degli alimenti più gourmand, non solo in estate ma anche durante tutto l’arco dell’anno.
Croce e delizia per il palato, la domanda di rito è se il gelato si possa inserire nella nostra dieta quotidiana senza dovere fare i conti con l’ago della bilancia.
Crema o frutta?
È l’eterno dilemma. Meglio un peccato veniale con un cono medio alla frutta che fornisce circa 150 calorie, oppure uno alle creme con un apporto calorico più consistente, pari a 200 calorie? L’importante è che il gelato venga consumato all’interno di un’alimentazione sana ed equilibrata, accompagnata da un po’ di movimento, e in assenza di malattie come diabete o intolleranze. E, per non pesare troppo sul bilancio calorico, rinunciando a qualcos’altro. In questo modo i gusti non fanno una grande differenza. Le creme sono più cariche di zuccheri (carboidrati) e contengono anche proteine e grassi, dati da latte e uova.
Un lunch veloce
Soprattutto in estate, può capitare di lasciarsi tentare dalla dolcezza e dalla freschezza di un cono o di una coppetta al posto del pranzo, sia in spiaggia sia in città (l’importante è che la sostituzione non diventi un’abitudine). In questo caso, la sera dobbiamo consumare un secondo a base di pesce o carne di pollo e tacchino, che apporta proteine, accompagnato da verdure in quantità abbondante per integrare fibre e sali minerali, piuttosto carenti nel gelato, anche in quello alla frutta.
Artigianale vs industriale
Dal punto di vista nutrizionale, non ci sono grandi diversità tra le due tipologie. Per via del tipo di lavorazione, quello pre-confezionato è più ricco di aria, ma la filiera produttiva italiana garantisce comunque alti standard di qualità fissati dall’IGI (Istituto Italiano Gelato).
Dulcis in fundo…
Panna montata come cake topper a corredo? Meglio rinunciare, perché fa impennare davvero il conteggio calorico.
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