Nei e sole: perché e come proteggerli
I francesi li chiamano grain de beauté (seme di bellezza). L’imperativo è prenderci cura dei nostri nei, soprattutto nei mesi estivi, quando “escono allo scoperto"
Sono delle piccole macchie brune piatte o in rilievo, formate da un’aggregazione di cellule melanociti – quelle che contengono il pigmento di melanina per intenderci – che danno origine alla tintarella.
Troppo spesso “dimenticati” sotto una coltre di abiti, i nei (o nevi) in estate esigono tutte le nostre attenzioni per un’esposizione solare sicura, preventiva e consapevole.
La dottoressa Corinna Rigoni, dermatologo a Milano e presidente di Donne Dermatologhe Italia, ci spiega come proteggerci al meglio, sfatando qualche luogo comune.
Sotto il sole
Il must è preservare il più possibile il “capitale salute” della nostra pelle. Per questo, fin da bambini, dobbiamo evitare scottature ed eritemi, che minano l’armonia e l’equilibrio della cute, recando danni al nostro DNA. Senza dimenticare che anche lo stress e un abbassamento delle difese immunitarie può dare origine ad alterazioni.
Il cosmetico solare (che nel Belpaese segue le direttive emanate dall’ente europeo COLIPA, European Cosmetic Toiletry and Perfumery Association) deve contenere filtri per le radiazioni UVA e UVB. I primi sono più lunghi e profondi e sono sempre presenti. Possono penetrare dai finestrini della macchina o dai vetri e stimolano la produzione di melanina, una sorta di difesa natura superficiale per l’epidermide. Gli UVB, invece, responsabili dell’eritema, sono presenti nelle ore centrali e più calde della giornata (dalle 10 alle 16) e raggiungono la strato basale del derma. La raccomandazione è riapplicare il prodotto più volte, perché sudore, sfregamenti con la sabbia, bagni e docce, li rendono meno efficaci.
Vero o falso?
Le radiazioni ultraviolette non sono responsabili della formazione dei nei
Falso. Oltre a essere congeniti o a svilupparsi nel corso della vita, i nei possono avere origine dalla degenerazione delle macchie brune provocate dal sole.
Il solare 50 + è sempre da preferire
Vero/falso. Da alcuni anni è stato appurato che uno schermo totale non esiste. I dermatologi consigliano sempre un SPF 50 + per il viso e per i primi giorni di esposizione, per poi scendere a una scala più bassa quando la pelle si è abituta al sole, ma sempre in base al fototipo di ciascuno.
La crema solare deve essere applicata solo sul neo
Falso. Stenderla solo nel punto esatto del neo non ha alcun senso. Anche i tessuti circostanti devono essere protetti, per evitare che questo possa espandersi.
Bisogna proteggersi anche in montagna
Vero. Anche se non siamo completamente scoperti, i nostri nei vanno protetti anche in quota, dove i raggi UV sono più “invadenti”.
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