Settimana del sale: come ridurne il consumo
Meno sale sulle tavole, ma anche in cucina e nei piatti già pronti… Ecco 5 trucchetti per ridurne il consumo senza rinunciare al gusto
Si celebra dal 12 al 18 marzo la settimana del sale, che ricorda agli italiani l’importanza di ridurre l’apporto di sodio nella dieta per evitare problemi di salute anche seri. L’associazione tra consumo di sale, livelli di pressione arteriosa e rischio cardiovascolare è infatti ampiamente riconosciuta.
Recenti studi frutto anche della ricerca italiana hanno dimostrato che la riduzione è non solo legata a una riduzione della pressione, ma anche di importanti effetti sulla salute come la rigidità della parete arteriosa o la disfunzione renale.
In Italia il consumo medio di sale pro capite è stimato pari a circa 10 grammi giornalieri, il doppio rispetto a quanto raccomandato. La campagna MenoSalePiuSalute 2018 della Sinu (Società italiana di nutrizione umana) propone 5 semplici modi per non superare i 5 grammi di sale al giorno, che corrispondono a un cucchiaino piccolo da caffè, che comprende sia il sale aggiunto in cucina o a tavola sia quello contenuto negli alimenti confezionati. Eccoli.
- Usate erbe e spezie varie per insaporire i cibi, in sostituzione parziale o totale del sale, così da abituare progressivamente il palato a un gusto meno sapido, ma sempre gradevole.
- Consumate abbondante frutta, verdura e legumi, prodotti naturali privi di sale, riducendo salumi e formaggi (più o meno salati e ricchi di grassi), usando l’accortezza di risciacquare abbondantemente le verdure e i legumi in scatola.
- Al supermercato, controllate sempre l’etichetta (anche delle acque minerali) e preferite i prodotti con ridotto contenuto di sale.
- Poiché il pane è la prima fonte di sale della dieta degli Italiani, scegliete prodotti da forno con meno sale. Da provare: i nuovi pani e pizze iposodici prodotti con acqua di mare!
- Eliminate la saliera dalla tavola: mettete a disposizione solo olio e aceto. Moderazione anche con dadi da brodo, ketchup, salsa di soia o senape, tutti ricchi di sale.
Gli esperti invitano a riscoprire il piacere di cucinare, evitando il consumo di piatti industriali, sughi già pronti o cibi in scatola che sono contengono sale “nascosto”. Pasta e riso possono essere cotti in acqua poco salata, bistecche, pesce, pollo, verdure o patate (anche fritte) possono essere cucinati con meno sale o addirittura senza. E se proprio trovate il menù insipido… sì a un pizzico di sale, ma iodato!
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