L’alopecia areata
Si tratta di una forma di alopecia, detta un tempo anche area Celsi, nella quale i capelli, oppure i peli del corpo, cadono in aree circoscritte. Il disturbo può comparire a qualsiasi età, anche se privilegia i giovani, e rappresenta circa l’1-4 per cento delle motivazioni che spingono a rivolgersi al dermatologo.
I sintomi
L’alopecia areata esordisce all’improvviso con la comparsa di chiazze tondeggianti prive di capelli (oppure con zone del corpo prive di peli), senza altri sintomi e senza che compaiano reazioni infiammatorie. La zona più colpita dalle chiazze alopeciche è la regione parietale, ossia i lati del capo. Le chiazze possono espandersi, fondendosi fra loro.
Nei casi più seri la caduta può coinvolgere tutto il cuoio capelluto (alopecia totale) o tutti i peli del corpo (alopecia universale).
Un segno clinico tipico dell’alopecia areata è costituito dai peli a punto esclamativo (cioè assottigliati verso la base), evidenti alla periferia delle chiazze in espansione. Questi peli, che cadono in circa 1-2 settimane, indicano che la malattia è in fase di progressione.
Le cause
L’alopecia areata è una malattia di tipo autoimmune, causata dalla risposta delle cellule immunitarie dell’organismo (anticorpi) dirette contro un antigene (cioè un potenziale “nemico”) presente nel follicolo pilifero. Nell’alopecia areata il follicolo viene considerato dalle cellule del sistema immunitario come un “nemico” e, di conseguenza, attaccato. La fase anagen si interrompe, il follicolo entra in fase di riposo e il capello finisce per cadere precocemente.
La comparsa della malattia è in genere legata a una predisposizione genetica: se un genitore ne soffre, il figlio può esserne soggetto a sua volta.
I fattori che scatenano questo tipo di alopecia sono sconosciuti: può trattarsi di stress, malattie virali, vaccinazioni, infezioni.
Le cure
Nella maggior parte dei casi (circa il 90 per cento) l’alopecia areata guarisce da sola: i capelli ricrescono in genere nel giro di un anno. Questo non toglie che il problema possa ripresentarsi in seguito.
Le probabilità di guarigione spontanea sono spesso legate all’estensione delle zone di caduta capelli: più sono ridotte, più facilmente si risolvono.
La terapia classica prevede l’uso di farmaci corticosteroidi (cortisonici) per arginare l’attacco autoimmune contro i capelli attuato dal sistema di difesa dell’organismo. Poiché però la cura è piuttosto lunga, questi farmaci (non privi di effetti collaterali se presi per bocca) vengono in genere prescritti sotto forma di creme ad azione locale.
Un altro farmaco efficace per stimolare la ricrescita dei capelli è il minoxidil al 5%, una lozione da applicare sulle aree interessate due volte al giorno per un minimo di quattro mesi.
Nel trattamento di questa alopecia si è rivelata utile anche la P-Uva, cioè la fototerapia a base di psoraleni (farmaci fotosensibilizzanti) e raggi ultravioletti di tipo A.
Nei casi di alopecia areata particolarmente seria è necessario ricorrere a cure sistemiche a base di farmaci immunosoppressori, che però hanno diversi effetti collaterali.