5 motivi per scegliere cosmetici bio
Make up e bellezza ogni giorno sempre più green: formule semplici, fresche, e rispettose dell’ambiente per una pelle sana e luminosa. A impatto zero!
Senza è meglio: è questo l’ultimo imperativo della cosmetica. Nel semestre dell’Expo, la bellezza si allinea all’alimentazione e ne segue i dettami: sì a formule semplici e genuine, che sfruttano le risorse del territorio, rispettano l’ambiente e non danneggiano la pelle. Il mercato dei cosmetici biologici ha toccato nel 2014 i 400 milioni di euro in Italia e 13 miliardi di dollari nel mondo. I motivi di questo successo? Almeno 5.
- Sono prodotti composti per la quasi totalità da ingredienti naturali, cioè provenienti dal regno vegetale, minerale o animale, lavorati solo con processi fisici o chimici autorizzati. Contengono almeno il 95% di ingredienti di origine biologica e/o ottenuti da raccolta spontanea in aree protette.
- Comportano un minor rischio di allergie e reazioni negative sulla pelle, perché privilegiano estratti di origine naturale, affini alla struttura cutanea, e dalle formule vengono banditi tutti i composti che più di frequente danno problemi, come conservanti e coloranti sintetici, derivati del petrolio, siliconi, derivati animali (a eccezione di panna, latte e miele), filtri solari chimici, formaldeide, alcol, OGM, polimeri sintetici e metalli pesanti. I tensioattivi sono completamente biodegradabili, l’acqua è purificata e deionizzata.
- Valorizzano ingredienti e profumi nostrani. Agrumi del Mediterraneo, mele del Trentino, mandorle siciliane, olio d’oliva dei frantoi, miele delle Alpi: dalla raccolta di questi ingredienti nascono linee di prodotti “a chilometri zero”, che esaltano le peculiarità di ogni zona e regione.
- Rispettano l’ambiente. La coltivazione biologica esclude l’uso di pesticidi o diserbanti, non prevede metodi di fabbricazione e confezionamento che non rispettano l’ecosistema, flaconi e barattoli sono realizzati con materiali biodegradabili, riciclabili ed ecocompatibili.
- Hanno un profilo etico. Le aziende, quando possibile, scelgono forme di energia alternativa per gli impianti produttivi, riducono al minimo gli imballaggi, si impegnano in progetti di riforestazione, programmi di sostegno del Terzo Mondo, iniziative sociali e umanitarie. Spesso vengono favoriti gli ingredienti provenienti dal commercio equo solidale.
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