Nexting, così guardi al futuro con ottimismo
Volete essere felici? Allora siate ottimisti. La vita vi sorriderà. Non è facile, ma il nexting vi consiglia come fare
Basta con i musi lunghi, la rassegnazione e la negatività. Perché il destino vi sorrida, dovete essere voi i primi a guardare il futuro con ottimismo e speranza. È ciò che sostiene la filosofia di vita chiamata “nexting” che, come rivela il nome, invita ad adottare una visione del mondo improntata al cambiamento positivo.
Secondo i sostenitori di questa teoria, il buonumore è uno stato d’animo che si può indurre volontariamente, basta adottare semplici trucchetti di vita quotidiana, come quelli che vi suggeriamo.
- Evitate la negatività collettiva. Limitate il tempo di esposizione alle cattive notizie. Non prolungate le discussioni sugli aspetti negativi dell’attualità. Cominciate a notare cosa accade di bello attorno a voi.
- Preferite il come al perché. Di fronte a un problema alcune persone si chiedono “Perché è capitato proprio a me?”, ma la domanda “come ne esco?” è più utile. Un eccesso di riflessione è controproducente.
- Sostituite la rotazione con la rivoluzione. In altre parole, il cervello è programmato per essere routinario: cambiare attività, alternare impegni diversi, per essere più produttivi e soddisfatti.
- Dimenticate ciò che vi fa stare male. Per far sì che il cervello non memorizzi le cose sgradevoli occorre distrarlo. Riappropriandosi dei dati piacevoli della propria vita non si sopprimono quelli sgradevoli, ma si riduce lo spazio a loro disposizione.
- Non vi scusate più. Siete vegetariani o volete dimagrire? Non scusatevi ogni volta che vi trovate a mangiare con altre persone. Non fate altro che alimentare il vostro senso di colpa.
- L’amore è l’antidoto più efficace contro la tristezza: tiene vivo il cuore, abbassa i livelli degli ormoni dello stress, protegge i vasi sanguigni. Gli innamorati presentano elevati livelli di serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore.
- Usate il metodo Tom e Jerry. Se qualcuno vi dice Tom, la prima cosa che vi verrà in mente è Jerry. Provate a favi venire in mente altre parole, meno “automatiche”. È un esercizio utile alle persone che si aspettano sempre il peggio da ogni situazione e passano ore e ore a rimuginare su pensieri negativi.
- Scoprite il piacere della gratitudine. Vi farà passare da una condizione passiva, di attesa e di rimprovero, a una attiva, di empatia e riconoscimento. Scrivete una lettera di ringraziamento (si chiama IOY, I Owe You, ovvero cioè che ti devo), contenente le tre cose per le quali siete grati a una persona cara.
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