22/01/2018

Il melanoma

Cosa è il melanoma: lo screening, le cause e i sintomi, le possibili cure

È il tumore della pelle più pericoloso, poiché è il più aggressivo. La sua insorgenza è legata all’esposizione alla luce del sole: la sua frequenza, infatti, è aumentata in modo esponenziale nel corso del ventesimo secolo, quando è iniziata la moda dell’abbronzatura.

Il melanoma ogni anno colpisce in tutto il mondo quasi 200 mila persone e una delle principali cause è proprio l’esposizione intensa e intermittente della pelle alla luce del sole, soprattutto nei soggetti che trascorrono i mesi invernali in ambienti chiusi e non hanno una pelle abituata all’esposizione solare.

Il melanoma ha origine dalla trasformazione (crescita e proliferazione abnorme) dei melanociti, le cellule che si trovano nello strato basale dell’epidermide e hanno il compito di produrre la melanina, il pigmento che permette l’abbronzatura.

Il melanoma tende a svilupparsi principalmente in due modi: può avere origine da una modifica della pelle sana che porta alla formazione di una macchia scura o di un neo. Oppure può svilupparsi su un neo pre-esistente.

Chi ha un parente di primo grado colpito da melanoma ha più del doppio di probabilità di venirne a sua volta colpito.

Anche i soggetti con pelle chiara, sensibile e tendente a scottature o con presenza di molti nei e chi si espone frequentemente al sole e alle lampade Uva corrono un rischio maggiore.

I sintomi

Nella maggior parte dei casi, il melanoma si presenta come una macchia di colore nero, asimmetrica e con i bordi irregolari, che tende a ingrandirsi, diventa rilevato e assume diversi colori.

Tuttavia, esiste anche un tipo più raro di melanoma, caratterizzato dalla comparsa improvvisa di un nodulo a livello del volto o del tronco, che cresce rapidamente. Si tratta della forma più aggressiva (melanoma nodulare).

Ne esistono quattro tipi

Il melanoma a diffusione superficiale. È la forma più comune, tende a crescere più verso l’esterno che verso l’interno e quindi è meno aggressivo.

Il melanoma nodulare. È il più aggressivo e rappresenta la seconda forma più comune di melanoma. È un tumore invasivo, che può penetrare rapidamente nella cute e diffondersi in altri distretti dell’organismo. Si presenta spesso su testa, collo, schiena o petto.

Il melanoma lentigo maligna. Ha un ritmo di crescita lento e solo raramente si diffonde ad altre parti dell’organismo. Compare sul viso o su altre aree ad alta esposizione solare e inizialmente si presenta come una macchia sulla pelle. È più frequente negli anziani.

Il melanoma acrale. È il più raro e non sembra legato all’azione dei raggi Uv. Si presenta sotto le unghie o sul palmo della mano o sotto la pianta del piede. Può passare inosservato fino a quando non si è diffuso nell’organismo, in quanto inizialmente è simile a un ematoma. Una volta diffuso, è difficile da trattare.

Come riconoscerlo

I tumori si manifestano quasi sempre con una macchia della pelle. Ecco perché è importantissimo controllare con regolarità tutta la superficie cutanea, alla ricerca di qualche eventuale anomalia: i soggetti a rischio dovrebbero farlo ogni due-tre mesi, gli altri ogni sei-sette mesi.

In particolare, è bene sapere che le caratteristiche di un nevo che devono far sospettare la sua trasformazione in melanoma possono essere riassunte nella regola, riconosciuta a livello internazionale, dell’ABCDE (Asimmetria, Bordi, Colore, Dimensioni ed Evoluzione).

L’alfabeto dei nei

A come asimmetria. Il neo normale ha quasi sempre forma regolare, rotonda e simmetrica (se lo si immagina diviso in due, le due parti sono uguali fra di loro). Il neo anomalo ha invece forma asimmetrica e irregolare.

B come bordo. Un neo benigno ha un contorno lineare e regolare, mentre una formazione maligna ha bordi irregolari e frastagliati.

C come colore. Un neo normale ha un colore omogeneo: se presenta più colori o delle macchioline più scure può trattarsi di un melanoma.

D come dimensioni. Un neo benigno misura meno di sei millimetri, nel caso in cui li superi è meglio farsi visitare dal dermatologo.

E come evoluzione, età ed elevazione. Un neo che cambia e si eleva oppure cambia di forma, dimensione o colore deve essere valutato dal dermatologo. Inoltre, il melanoma è decisamente più frequente nell’età adulta mentre è estremamente raro nei bambini.

Le cure

In presenza di nei, macchie o lesioni sospette è fondamentale rivolgersi immediatamente al dermatologo: in questo modo, è possibile porre la diagnosi e impostare eventuali terapie senza perdere tempo. Quando il tumore viene riconosciuto nelle fasi iniziali, le probabilità di guarigione sono molto più elevate.

Se il melanoma viene individuato precocemente è generalmente curabile mediante intervento chirurgico, mentre, se non diagnosticato e non trattato, può diffondersi ad altre parti dell’organismo, come fegato, polmoni, ossa e cervello.

Insieme alla lesione si asporta anche la cute che circonda il neo e la si analizza al microscopio per escludere (o confermare) la presenza di cellule tumorali nel tessuto apparentemente sano.

Se sono presenti cellule malate, si effettua un secondo intervento per rimuovere una porzione più ampia di tessuto insieme ai linfonodi più vicini.

Lo specialista può poi prescrivere un trattamento radioterapico per eliminare le eventuali cellule tumorali sfuggite all’intervento.