Metodo Alexander: torna a muoverti in modo naturale e consapevole

Redazione Pubblicato il 24/10/2017 Aggiornato il 24/10/2017

La tecnica messa a punto da Alexander permette di recuperare una postura corretta e movimenti più armoniosi educando all'ascolto del proprio corpo

alexander

Nella vita quotidiana compiamo spesso i gesti più semplici e più comuni con sforzi e tensioni eccessive: questo rende tutti i movimenti meno sciolti, meno liberi e può portare a contratture, rigidità, posture errate, dolori. La tecnica messa a punto da Frederick Matthias Alexander (1869-1955) aiuta a ritrovare il portamento più naturale ed armonioso, premessa indispensabile per un maggiore equilibrio psicofisico.

La nostra armonia corporea si fonda su un perfetto equilibrio di tensioni e non sull’assenza di tensioni, quindi il metodo Alexander non è una tecnica di rilassamento ma una tecnica di educazione, o di rieducazione, alla percezione del proprio corpo.

Recuperare la naturalezza dei bambini

Compito di un insegnante Alexander non è quello di suggerire posizioni giuste in assoluto, da sostituire a quelle scorrette, ma di guidare la persona in un processo di apprendimento e di conoscenza di sé e delle proprie potenzialità, recuperando la naturalezza perduta nell’uso del corpo, la stessa con cui ad esempio si muove un bambino di due anni. Il risultato finale è un completo benessere. Il lavoro prevede più step.

  1. Imparare ad “ascoltare” il corpo, per individuare e riconoscere le proprie abitudini psicofisiche e le proprie posture, soprattutto quelle disarmoniche e dannose, fonte di tensione o di eventuale dolore.
  2. L’insegnante suggerisce posizioni e schemi motori diversi da quelli abituali, aiutando quindi a sperimentare percezioni corporee alternative a quelle consuete, cioè a “sentirsi” in modo diverso dal solito (ad esempio abbassando una spalla o ruotando il bacino). Si ha quindi la possibilità di scegliere consapevolmente di far propri dei gesti e degli atteggiamenti più naturali, la cui esecuzione non porta a sforzi né a tensioni eccessive.
  3. L’attenzione si concentra poi particolarmente sul rapporto fra testa, collo e schiena, che influenza la stazione eretta e il tono muscolare generale. Una posizione del collo eccessivamente arretrata e contratta, per esempio, si ripercuote sulle spalle, creando fastidiose tensioni, e sulla colonna vertebrale, alterandone la curva naturale. Serve invece un allineamento equilibrato, ma senza contrazioni: così anche la respirazione è facilitata e completa.

Lezioni sempre personalizzate

Una lezione dura 30-40 minuti e viene sempre personalizzata. Gli esercizi non sono prestabiliti, ma si lavora sdraiati a terra, seduti e in posizione eretta. Si viene invitati a sedersi e ad alzarsi ripetutamente da una sedia, o a camminare o a coricarsi. Serve un costante ascolto del corpo e delle sensazioni provate.

L'esperto consiglia

Gli stimoli che l’insegnante fornisce durante le lezioni sono il punto di partenza per un lavoro che deve durare anche dopo la fine della seduta, durante ogni momento della giornata.