Mani, il decalogo per una giornata all’insegna dell’igiene

Redazione Pubblicato il 05/05/2017 Aggiornato il 05/05/2017

Oggi è la Giornata Mondiale per l'Igiene delle Mani, ecco 10 regole d’oro per prendersene cura in ogni momento 24 ore su 24

giornata mani

Perché gli esperti continuano a ribadire che bisogna lavarsi spesso le mani? Ce lo spiega il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano, illustrando la giornata-tipo delle mani in occasione della Giornata Mondiale per l’Igiene delle Mani, che si celebra oggi.

La sveglia suona: non stropicciatevi gli occhi. Secondo uno studio della Washington University School of Medicine, in un campione di lenzuola esaminate il 18% è risultato contaminato da ceppi di Staffilocco aureus. Lavate il viso prima di toccarvi gli occhi.

La doccia: a prova di germi. L’acqua della vasca, secondo una ricerca dell’Università A&M del Texas, può diventare un terreno di coltura per diversi tipi di batteri.

Gli abiti: tutto bene finché sono quelli puliti dell’armadio: il lavaggio a temperature superiori ai 50° o la stiratura bastano a igienizzare i tessuti. Se volete indossare quelli del giorno prima nessun problema, a meno che non si siano fatte attività particolari.

Non portate le scarpe dentro casa, non appoggiate le borse a terra fuori casa e prendetele dalla maniglia/cinghia. Preferite fazzoletti di carta a quello di stoffa.

I mezzi pubblici: “reggersi agli appositi sostegni”, sicuro come una stretta di mano. Secondo una ricerca della Harvard T.H. Chan School of Public Health , sostegni, sedili e touchscreen dove acquistare I biglietti sono popolati da migliaia di miliardi di microbi, ma molti sono innocui. In ufficio passate alla toilette per lavarvi le mani o usate un gel disinfettante.

Computer, telefono, cellulare: da una ricerca americana emerge che sono centri di aggregazione di batteri. Puliteli con una salviettina o uno spray disinfettante.

Il bagno pubblico: sediamoci pure sulla tavoletta. Potete pulirli con una salviettina disinfettante. Inutili i copriwater. Una volta usciti, lavatevi le mani e preferite le salviette di carta monouso all’asciugatore elettrico. Per preservare le mani appena lavate aprite la porta del bagno usando un asciugamano di carta.

La pausa pranzo “germe free” con stoviglie pulite, tovaglietta e tovagliolo monouso e posate confezionate. Mangiate lontano dalla scrivania, su una superficie pulita e disinfettata e poggiando il contenitore su un tovagliolo di carta.

Il recupero dei figli a scuola: acqua e sapone per eliminare il 99% dei batteri. Appena arrivati a casa, è buona prassi lavarsi le mani.

La cena: lavate separatamente gli alimenti e asciugateli con carta cucina. Non usate gli stessi utensili per alimenti diversi.

Il dopocena: rilassatevi. I detersivi eliminano i batteri, soprattutto se abbinati a un lavaggio con acqua a temperatura superiore ai 40°. I piatti si asciugano da soli nello scolapiatti, più igienico dello strofinaccio, secondo una ricerca dell’Università dell’Arizona.