Cosmoprof 2017: un must le maschere made in Korea
Dorate, trasparenti, glitterate o nerissime: sono le maschere made in Korea. Adatte a tutte le esigenze e per tutti i tipi di pelle
Sono la fissazione delle beauty blogger già da un po’ e, mentre si preparano ad arrivare sui nostri scaffali, hanno invaso l’ultima edizione di Cosmoprof Bologna. Parliamo delle maschere coreane, il must del momento in fatto di beauty care.
Dedicate a tutte le pelli
Che la Corea del Sud fosse all’avanguardia in fatto di cosmesi già lo sapevamo, e non solo per le pelli d’alabastro delle bellezze locali: lì sono nate BB cream e CC cream. E sempre da lì viene un’ondata di maschere per tutte le esigenze e, soprattutto, di tutti i tipi.
Dorate, trasparenti, con fettine di frutta o petali di fiori, glitterate, nerissime o candide di carta di riso: maschere come oggetti del desiderio, sicuramente oggetti da collezione. Dimenticate la formule da spalmare-asciugare-risciaquare: tutti kit beauty made in Korea sono pronti da applicare sul viso (ma anche su collo, contorno occhi, labbra, braccia, gambe, mani e piedi).
Gli ingredienti? Dalla seta alla perla al ginseng, passando ovviamente per collagene e acido jaluronico, ossigeno e cosmeceutica.
Qual è allora il mix vincente di queste famigerate maschere coreane? Sicuramente il loro appeal, la capacità di avere trasformato un oggetto casalingo di beauty routine in qualcosa di giocoso, scatenando una gara di fantasia (e di qualità degli ingredienti) fra le tante case cosmetiche locali a chi sforna la maschera più originale, stilosa e confortevole. Insomma, la più K beauty.
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