10/04/2017

Yoga, contrasta la cellulite con la posizione del cigno

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 10/04/2017 Aggiornato il 21/04/2017

La Swan position agisce in profondità sui tessuti della zona di anche e cosce, stimolando la circolazione e, di conseguenza, lo smaltimento di liquidi e tossine

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Una delle posizioni più conosciute anche dalle principianti, perché molto eseguita anche nelle lezioni di fitness ispirate allo yoga, è quella che gli americani chiamano Swan position, cioè posizione del cigno. È la preparazione di Eka Pada Rajakapotasana (nell’hatha yoga viene definita così l’asana del piccione reale) ma non spaventatevi: è molto più accessibile e richiede minore flessibilità e mobilità articolare.

I benefici della Swan position? Una forte azione drenante, detossinante e anticellulite.

È un asana proposto dallo yin yoga, la branca della disciplina più orientata al rilassamento, che lavora sui tessuti profondi del corpo, li allenta e rende più sciolte e flessibili.

Focus sulle cosce

L’insegnante di yoga Elena Fanfani (www.thaiyogastudio.com) spiega che l’efficacia della Swan position è legata al fatto che ha come focus la zona delle anche e delle cosce, dove più frequentemente si concentrano ritenzione, accumuli adiposi e inestetismi. Contrasta infatti tutte le tensioni localizzate, promuovendo una migliore circolazione sanguigna e linfatica, con il risultato che i tessuti sono meglio irrorati e ossigenati, il metabolismo cellulare accelera, liquidi e scorie vengono smaltiti più efficacemente. L’asana, inoltre, stimola i meridiani energetici della Vescica, dei Reni e del Fegato, che regolano lo smaltimento delle tossine accumulate nell’organismo.

Come si esegue

Per eseguire il cigno partite in quadrupedia e flettete una gamba davanti, in modo che il tallone si avvicini al pube (la parte esterna della coscia e il ginocchio restano aderenti al suolo). Contemporaneamente estendete l’altra gamba all’indietro, in modo da appoggiarne a terra tutta la parte anteriore. Mentre scivolate con la gamba all’indietro, spostate anche il peso del corpo indietro per non gravare eccessivamente sul ginocchio anteriore. La posizione raggiunta comporta un’ampia apertura delle anche, con una gamba avanti (piegata) e l’altra indietro (tesa): ma attenzione, non siete sedute sul tallone, il gluteo è a terra.
Aiutandovi con l’appoggio delle mani al pavimento per trovare l’equilibrio, affondate sempre più con il bacino verso il basso e conquistate il vostro assetto più congeniale. Il busto rimane eretto. Mantenete l’asana per non meno di 2-3 minuti, respirando normalmente, per poi ripeterla invertendo la posizione delle gambe.