SlowFit: il training lento contro i danni della sedentarietà
Con l'aiuto di un grosso cuscino a forma di cuneo si allungano tutti i muscoli e le articolazioni, migliorando la postura. I movimenti sono dolci, lenti, adatti a tutti
Pensiamo sempre che la forma fisica e il benessere passino attraverso allenamenti tosti e dinamici, in cui trionfano fatica, sudore e ritmo battente. Non sempre è così. Le palestre propongono anche lezioni ispirate a una filosofia diversa, incentrata sui benefici del lavoro “slow”. Valorizzare la lentezza, infatti, significa trovare il tempo per entrare in contatto con se stessi, ascoltare il proprio corpo mentre si muove e trovare (o ritrovare) equilibrio e armonia. A questa categoria di corsi di gruppo appartiene lo SlowFit.
La lezione si svolge con l’aiuto di grossi “cuscini” a forma di cuneo, presi in prestito dal mondo della fisioterapia, che servono come supporto durante gli esercizi e aiutano a raggiungere (e a mantenere) le posizioni.
Un antidoto alla sedentarietà
Il lavoro che si esegue nei corsi di SlowFit è dolce e adatto a tutti. Il suo obiettivo è aiutare a usare meglio il corpo a 360 gradi, migliorando il tono ma soprattutto l’elasticità muscolare e la mobilità articolare, che la vita sedentaria e le posture scorrette mettono a dura prova. Questo permette di prevenire o di contrastare disarmonie, squilibri e sintomatologie dolorose (come cervicalgie, sciatalgie, tensioni lombari), tanto frequenti anche nelle donne giovani.
Primo obiettivo: l’allungamento
Le lezioni, che durano 45 o 60 minuti, possono avere impronta diversa, con una maggiore attenzione ora agli esercizi di potenziamento ora alle sequenze blandamente cardiovascolari, ma il format più apprezzato è quello in cui ci si concentra soprattutto sull’allungamento. Le accomuna una marcata impronta body&mind.
Un mix di discipline dolci, sul “cuscino”
Si comincia con una fase in piedi, in cui si respira, ci si rilassa e si presta attenzione al corpo, agli appoggi al suolo, al gioco reciproco di equilibri e di tensioni muscolari fra le varie zone. Nella parte centrale del workout, invece, si utilizza il cuscino a forma di cuneo come sostegno, per eseguire una vasta gamma di figure e di esercizi. Le sequenze sono ispirate allo yoga, al tai chi, al Pilates e a tecniche fisioterapiche come il Mézières e puntano all’allungamento di tutte le catene muscolari. L’attrezzo consente di mantenere meglio, più a lungo e in modo più corretto anche posizioni che, senza un supporto, sarebbero più difficili da raggiungere.
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