Sport e risultati: quanto conta l’autostima

Redazione Pubblicato il 09/12/2016 Aggiornato il 09/12/2016

Fiducia in se stesse e nelle proprie capacità sono importanti anche per scegliere l’attività sportiva giusta ed evitare che la palestra diventi una fonte di stress

ACTIVIA-INSYNC

Nuovi obiettivi, traguardi ambiziosi da raggiungere, miglioramenti da conseguire con impegno e fatica: nel fitness, come nella vita, sono una costante. Ma non sempre li affrontiamo con lo spirito giusto. Anzi. Secondo una recente ricerca, condotta per conto di Activia sull’approccio con cui noi donne ci mettiamo in gioco nelle nuove sfide, siamo le principali nemiche di noi stesse.

Scarsa autostima, insicurezza, timore di essere inadeguate e di fallire: ecco gli ostacoli che minano la nostra tranquillità e che ci impediscono di cimentarci nelle più svariate attività della vita.

La paura di non essere all’altezza

Il “critico interiore”, quella vocina dentro che ci fa credere di non essere all’altezza della situazione, è per il 53,8% delle intervistate responsabile dell’incapacità di intraprendere nuove strade (affrontare un nuovo lavoro, fare nuove conoscenze, porsi dei traguardi) e di essere vincenti, benché sia molto chiara (87%) l’importanza di aver fiducia in se stesse, per sfruttare al meglio il proprio potenziale. Insomma, una donna su due viaggia con il freno a mano tirato, ma è consapevole che per trovare le giuste motivazioni ad agire bisogna trovare l’armonia interiore.

Come diventare più grintose e sicure in 4 mosse

L’approccio inquieto, dubbioso e rinunciatario è molto comune anche per chi decide di perdere qualche chilo di troppo in palestra o di prendersi cura della salute con la pratica di un nuovo sport. Si comincia il percorso di remise en forme, ma presto lo si abbandona. Che fare, per gettarsi a capofitto nelle sedute di training con grinta, fiducia e determinazione? La mental coach Valentina Mosca ci dà 4 suggerimenti.

  1. Dobbiamo fare il tifo per noi stesse. Il 90% delle nostre convinzioni è un’interpretazione soggettiva della realtà, mentre solo il 10% corrisponde alla realtà oggettiva: noi crediamo di non essere capaci, o di non avere la costanza per raggiungere un risultato, ma spesso non è così. Ricordare situazioni in cui abbiamo dato il meglio, con la massima efficienza, è un’utile tecnica per generare lo stato d’animo vincente e positivo con cui mettersi in gioco.
  2. Liberiamoci dai condizionamenti esterni: iscriversi a un corso di crossfit perché è trendy, anche se non ci fa sentire a nostro agio, finisce per rendere le sedute in palestra fonte ulteriore di stress e di frustrazione per le nostre giornate già molto faticose e ansiogene. Meglio scegliere discipline fitness che ci piacciano e che ci facciano stare bene durante la pratica. L’equilibrio interiore è il migliore presupposto per la riuscita di un progetto.
  3. Porsi degli obiettivi è importante (tanto meglio se sono ambiziosi, perché le sfide fanno bene), ma devono avere senso per noi. Inutile andare a correre tutte le sere, solo perché ci ripetono che il running fa bene alla salute: se ogni volta troviamo una scusa per evitarlo, significa che dobbiamo optare per un altro sport. L’offerta di allenamenti per tutti i gusti è ampia, sperimentiamo e troveremo ciò che fa al caso nostro.
  4. Niente scuse. Se non riusciamo a frequentare i corsi, perché non troviamo il tempo, non facciamone un dramma: anche una camminata veloce, respirando profondamente, è un’alternativa sana ed è fonte di benessere interiore. Cioè aiuta a raggiungere la propria “centratura” e a vivere meglio.