Tatuaggi: le regole sotto il sole

La spiaggia è il luogo ideale per esibirli. Ma, allo stesso tempo, quello da cui dovreste tenerli alla larga. Perché sole, acqua marina e tatuaggi non vanno molto d’accordo. Soprattutto se il tattoo è colorato. Immaginate la carrozzeria fiammante di un’auto lasciata giorni e giorni sotto il sole. Inevitabilmente dopo un po’ comincia a sbiadire. E il discorso si fa ancora più delicato se il tatuaggio è recente.

Due mesi di protezione totale

Per far cicatrizzare completamente un tatuaggio appena fatto occorrono almeno 15 giorni. Un periodo in cui dovrete curarlo seguendo scrupolosamente le indicazioni del tatuatore.

In pratica dovete proteggerlo e, al tempo stesso, lasciarlo respirare; lavarlo più volte al giorno con sapone neutro e applicare un velo di crema lenitiva e antibiotica per favorire il processo di cicatrizzazione. Soprattutto non esponetelo al sole.

Dopo che le crosticine si sono staccate potete andare in spiaggia ma applicate creme con protezione 50+ ogni 2 ore. Attenzione anche ai bagni in acqua salata. Questo almeno nei due mesi successivi. Poi, nelle prossime estati, potete trattare la pelle tatuata come quella integra e proteggerla secondo il vostro indice abituale.

I colori migliori? Il rosso e il nero

Il colore che sotto il sole dà minori problemi è il nero, seguito dal rosso. Più delicati sono i colori pastello che più facilmente sbiadiscono, possono virare e creare reazioni. Non a caso sono i più difficili da togliere definitivamente, anche con i nuovi laser.

E se, nonostante le cure e le attenzioni il tatuaggio sbiadisce oppure non piace più? Può essere ribattuto. Viene cioè rinfrescato iniettando nuovo colore.