Colloqui di lavoro: come affrontarli in 10 step

In ansia in vista di un colloquio? È normale, anzi, vi serve: gli ormoni coinvolti nella resistenza allo stress, come adrenalina e cortisolo, si attivano per garantire lucidità, concentrazione ed energia.

Come prepararsi nel modo giusto

1. Preparate il curriculum. Deve essere completo, sintetico e personalizzato in base all’immagine che volete dare di voi. Inserite anche “lavoretti”, viaggi, soggiorni all’estero, attività culturali, corsi. Se avete un sito o una pagina social, indicate il link.

2.Fate una ricerca sull’azienda: di cosa si occupa, storia, missione, valori. Documentatevi sul mercato o il contesto in cui opera.

3. Simulate una presentazione di voi stessi. Allenatevi davanti allo specchio o riprendetevi con lo smartphone e poi riguardate il video, per correggere tic nervosi o balbettii. Cronometratevi, per essere sicuri di dire tutto senza dilungarvi (il tutto non deve durare più di 5 minuti).

4. Preparatevi una lista di domande probabili: avere una “scaletta” mentale di argomenti vi aiuterà a restare concentrati su ciò che più vi interessa.

5. Nei giorni precedenti evitate fumo, alcol e troppi caffè, non rimuginate su ciò che avverrà ma cercate di distrarsi con un’attività piacevole: una nuotata, una cena fuori, un acquisto desiderato da tempo.

6. Curate l’aspetto. La prima impressione conta: è importante vestirsi in modo da sentirsi a proprio agio, ma anche tenere conto dell’ambiente lavorativo (“dress code”).

7. Puntate sulla personalità. Secondo una ricerca del Carnegie institute of technology, l’85% dei selezionatori, oltre agli aspetti professionali, considera importanti capacità di ascolto, empatia, arte diplomatica, gestione dello stress.

8. Chiedete i dettagli dell’impiego: essere informati è un diritto. Mai mostrarsi disposti a tutto pur di ottenere un incarico.

9. Rispettate i tempi del colloquio. Dimostrare di saper ascoltare, instaurare un dialogo costruttivo, non interrompere l’altro e rispondere con calma sono doti molto apprezzate.

10. Non omettete le esperienze andate male: rischiate di mettere in dubbio la vostra credibilità, ma presentate gli errori commessi in chiave costruttiva, come occasione di apprendimento.