Mastoplastica additiva: ecco cosa devi sapere prima
I ritocchi al seno troppo spesso sono eseguiti da chi non ha il titolo e in strutture non idonee. In pericolo non solo il risultato ma anche la salute
Rimane il ritocco più richiesto in Italia dalle donne tra i 20 e i 40 anni. Ma attenzione: secondo la SICPRE, la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, ci sono ancora troppe irregolarità e un numero elevato di interventi eseguiti da chi non ha il titolo per farli, in strutture non idonee oppure proposti a prezzi così bassi da non poter garantire in nessun modo qualità e sicurezza.
Punto primo: la scelta del medico
Non tutti i medici possono impiantare le protesi mammarie a fini estetici e quindi eseguire la mastoplastica additiva: oltre ai chirurghi plastici sono pochi gli specialisti autorizzati ad effettuare questo intervento. Per la precisione secondo la legge n° 86 del 5 giugno 2012 può eseguire una mastoplastica additiva chi ha svolto attività chirurgica equipollente per almeno cinque anni oppure è in possesso del titolo di specializzazione in chirurgia generale, ginecologia e ostetricia o chirurgia toracica. Questo quanto prevede la legge che spesso però, soprattutto nelle strutture private, viene disattesa con gravi conseguenze medico-legali.
Strutture adeguate e costi
Ci sono altri elementi che permettono di avere la massima sicurezza quando si decide per un intervento di mastoplastica additiva.
Primo: si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico che deve avvenire in una struttura adeguata e idonea, nella quale operano e sono presenti anestesisti. Secondo la SICPRE infatti la sicurezza non viene dall’ignorare i rischi, sempre presenti in tutte le attività umane, ma dall’affidarsi a professionisti seri, preparati e onesti, in grado di affrontare le possibili evenienze negative nel migliore dei modi.
Anche il costo gioca un ruolo fondamentale; le sole protesi hanno un prezzo elevato: un intervento proposto a due mila euro o poco più non può in alcun modo essere eseguito con dispositivi idonei, sedi adeguate e professionisti preparati. Non vale proprio la pena di risparmiare, quindi, quando in gioco sono la salute e la sicurezza.
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