La dieta senza glutine fa dimagrire?
Se non si soffre di celiachia seguire una dieta senza glutine spesso è dannoso per la linea. Perché i cibi gluten free sono più ricchi di zuccheri e grassi
Secondo l’ultimo censimento del Ministero della Salute, in Italia i celiaci accertati sono circa 252mila, anche se, considerando quelli non diagnosticati, potrebbero essere molti di più (circa 600mila). Comunque non tanti quanti quelli che recentemente scelgono prodotti gluten free.
Sono ben 2 milioni le famiglie che acquistano alimenti senza glutine, la proteina responsabile di causare dolori addominali, nausea e altri sintomi a chi è intollerante.
Chi deve seguire una dieta speciale…
La celiachia è una malattia di origine genetica che consiste nell’incapacità di digerire e assorbire il glutine: causa gravi lesioni alla mucosa dell’intestino tenue e un’infiammazione dei villi intestinali. Per chi ne è afflitto, l’unica terapia è l’eliminazione del glutine dalla dieta.
… e chi no
Chi invece non ha disturbi, perché dovrebbe rinunciare a pane e pasta a base di frumento, orzo, segale e farro? Secondo uno studio Nielsen, l’11% degli italiani crede che gli alimenti gluten free offrano un vantaggio per la salute. Tre su 10, dice una ricerca Doxa-Aidepi, non mangiano glutine pensando di perdere peso. Così la vendita di prodotti gluten free fa registrare numeri da capogiro: 101 milioni di euro, con una crescita del 31% nell’ultimo anno.
Ma senza glutine vuol dire davvero salutista o light? No, assicurano gli esperti. Il solo risultato che si ottiene eliminando dei nutrienti dalla dieta è quello di debilitare l’organismo, negandogli sostanze fondamentali. Il glutine è dannoso solo per i celiaci e gli ipersensibili, quindi l’1% della popolazione mondiale. Gli altri possono mangiarlo senza problemi.
Occhio alle calorie
Non solo non esiste nessuna conferma scientifica sul legame tra dieta senza glutine e calo di peso, ma nei cereali gluten free l’apporto calorico può essere addirittura superiore, dato che il glutine rappresenta una parte della componente proteica dei cereali. La quota proteica dei cereali contenenti glutine si aggira intorno al 10-12%, mentre è presente tra l’8 e il 10% in quelli che ne sono privi e che sono peraltro più ricchi in carboidrati (riso) o grassi (miglio o mais). Il rischio è di compensare l’ apporto di carboidrati complessi con un’alimentazione troppo ricca di grassi, che fa impennare il conteggio delle calorie.
Diet Alert
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