Scarponi da sci: sceglili tra i nuovi modelli “lady”, belli e super confortevoli
Pensati proprio per il piede femminile e per le sue esigenze i nuovi scarponi da sci sono comodi, caldi ma comunque altamente tecnologici. Per principianti e per campionesse
Nulla è più sgradevole di una giornata in pista rovinata dal male ai piedi. Ma state tranquille: negli ultimi anni la tendenza è stata quella di migliorare sempre più il comfort degli scarponi da sci di tutte le categorie, da gara e per uso amatoriale, specifici per la pista o per il freeride (fuoripista), fino a quelli supertecnici per lo scialpinismo (o free touring).
Ormai potete calzarli per ore e ore senza inconvenienti: si sono alleggerite le plastiche, sono state perfezionate le regolazioni per adattare meglio le scarpe alla propria conformazione fisica, sono stati inseriti nuovi sottopiedi e scarpette altamente tecnologiche. E non è tutto.
Oggi esistono i modelli “lady”, studiati per le caratteristiche morfologiche femminili: esteticamente più civettuoli dei modelli da uomo, hanno come punto di forza l’estrema comodità
Stile e comfort
Nella categoria lady esistono scarponi per sciatrici di ogni livello tecnico, dalle principianti alle più brave. Ecco le principali caratteristiche tecniche:
- l’altezza del gambaletto (o gambetto) è ridotta e talvolta è possibile personalizzare il volume della zona del polpaccio
- la scarpetta è più imbottita là dove il piede di una donna è più sottile
- sono utilizzati materiali più caldi, dal pile al velluto alla pelliccia (esistono anche modelli con sistemi di riscaldamento interni)
- la morbidezza generale è maggiore, per agevolare il piegamento
- talvolta sono presenti anche meccanismi che “sbloccano” il gambaletto, permettendo una comoda camminata.
La prova in negozio
Quando misurate gli scarponi, la prima regola è che utilizziate una calza di medio peso (non vanno bene i collant sottili). L’ingresso del piede deve essere agevole: per favorirne l’alloggiamento dentro allo scarpone date alcuni colpetti a terra con il tallone ed effettuate qualche accenno di piegamento in avanti.
La chiusura dei ganci deve avvenire dal basso verso l’alto: a questo punto dovete sentire il piede ben fasciato, in modo uniforme ma senza eccessive pressioni (non si deve bloccare la circolazione perché verrebbe meno anche la sensibilità).
Solo le dita devono potersi muovere leggermente, perché il sangue circoli anche quando fa molto freddo. E la misura? Deve essere al massimo di un numero superiore a quella del proprio piede.
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