Fitness Pilates, rassoda l’interno coscia sul Megaformer
Sulla macchina che si usa nelle mini-classi di questo metodo di training si eseguono esercizi più complessi e altri più accessibili anche alle neofite. Provatene uno
Se siete appassionate di Pilates e avete provato qualche lezione, conoscete sicuramente il Reformer, che è forse la macchina più nota e versatile di quel metodo di allenamento: dotata di carrello mobile, di molle di diversa forza e tensione, di tiranti e cinghie con cui contrastare la resistenza scelta, rappresenta la base su cui effettuare una gamma molto variegata di esercizi.
Dal superamento del metodo Pilates, arricchito da una connotazione cardio più spiccata, è nato in California il Fitness Pilates.
Nelle classi si usa il Megaformer, che può essere considerato un’evoluzione del Reformer, e su questa macchina sono possibili esercizi con intensità e obiettivi diversi. Chiara Barlocchi, trainer e formatrice degli istruttori presso i centri Corework di Milano, che hanno introdotto in Italia questa nuova disciplina, ci descrive un esercizio a misura di donna. Come accade in tutte le sequenze del Fitness Pilates, il lavoro coinvolge in sinergia più gruppi muscolari, anche grazie a piccoli attrezzi aggiuntivi
Come si esegue l’esercizio per gli adduttori
Il macchinario su cui si lavora è fornito di due pedane fisse alle estremità e di un carrello mobile e scorrevole nella parte centrale: sfruttando questi elementi e modulando opportunamente le resistenze, anche le meno allenate possono provare un esercizio efficacissimo per gli adduttori, cioè i muscoli dell’interno coscia. La posizione di partenza è in ginocchio, ma con una gamba appoggiata a una pedana fissa e l’altra al carrello scorrevole. L’esercizio consiste nell’aprire e richiudere le gambe, spostando il carrello e riavvicinandolo alla pedana fissa, con l’accortezza però di spostare ogni volta anche il bacino, in modo che segua il movimento e che la colonna vertebrale si mantenga sempre in allineamento, perfettamente verticale.
Sulle ginocchia
Se lavoraste in piedi sulla macchina, il movimento di apertura e chiusura delle gambe vi destabilizzerebbe di più e dovreste attivare i muscoli stabilizzatori con forza, per non perdere l’equilibrio. Invece il fatto di essere in ginocchio rende la sequenza meno impattante: è necessario che il core sia sempre attivo, per controllare la postura e seguire il movimento, ma l’intensità dell’esercizio non è eccessiva, tanto da rendere possibile l’aggiunta anche di un movimento allenante per l’upper body. Tenendo in mano due manubri da 2 chili (o di peso diverso, secondo le vostre possibilità), tenendo le braccia a candelabro, potete eseguire ad esempio delle chiusure davanti al petto (come nella foto qui sopra), coordinando i gesti con il movimento di apertura e chiusura delle gambe.
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