28/01/2025

Il ritorno di Jovanotti con l’album Il corpo umano vol.1

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 28/01/2025 Aggiornato il 28/01/2025

Dopo l'incidente in bicicletta che l'ha tenuto fermo per un po' di tempo, Jovanotti torna alla sua musica con un nuovo album intitolato Il corpo umano vol.1 e un tour

Jovanotti

Lorenzo Jovanotti si è letteralmente rialzato dopo quel brutto incidente in bicicletta a Santo Domingo (che gli ha procurato la rottura di clavicola e femore) ed è tornato a sorridere alla vita, attraverso la forma d’espressione da lui più amata ovvero la musica.

Il 31 gennaio esce infatti Il corpo umano vol.1, il suo sedicesimo album in studio, che è stato anticipato (con successo) dai singoli Montecristo e Fuorionda.

E non è finita qui, perché a marzo partirà con un tour nei palazzetti già quasi tutto sold out. Ce ne ha parlato lo stesso Jova durante un evento speciale, a cui hanno partecipato anche i fan, tenutosi al Teatro Lirico Giorgio Gaber a Milano.

Un nuovo viaggio in musica

«Dopo un anno e mezzo tra operazioni e convalescenza, mi sono rimesso insieme e le prime cose che sono arrivate sono le canzoni. Prima non pensavo troppo al corpo e ai suoi movimenti, ma ritrovandomi ad aggiustarlo dopo che si è rotto mi sono accorto della sua importanza. Non a caso il titolo di questo album, Il corpo umano, è la prima cosa che ho deciso» – spiega Lorenzo Jovanotti – «Per la copertina volevo giocare e quindi ho pensato a L’Allegro Chirurgo, che tutti conoscono».

Sulla genesi dell’album dice: «Ho cominciato a scrivere testi di canzoni romantiche, perché nell’ultimo periodo la mia vita è stata immersa nell’amore di mia moglie, mia figlia e dei miei amici. Poi sono venuto a Milano, ho parlato con la mia squadra e incontrato i produttori con cui desideravo tornare a lavorare: Dardust (dall’anima pianistica), Michele Canova (vicino all’elettronica) e Federico Nardelli (più indie rock)».

La tracklist è composta da 15 brani, tra cui uno intitolato Celentano: «Il mio amore per Adriano risale alla mia infanzia, poi siamo diventati amici e questo pezzo (il più rap dell’album) può essere considerato una canzone-documentario perché racconto qualcosa che è successo davvero: una sera ero in viaggio in bici nel Caucaso e ho cenato con quella che con tutta probabilità era una banda di gangster, anche loro pazzi di lui».

E la title-track? «È la canzone in cui c’è il manifesto, il senso del disco. La amo molto, perché si apre con un sirtaki (che desideravo tanto ballare). Credo non diventerà mai un singolo, ma forse lo faremo nei live, perché l’abbiamo provato e viene molto bene».

Live con PalaJova

«La spinta a scrivere le nuove canzoni è arrivata nel momento in cui abbiamo prenotato i palasport. Ho pensato infatti che volevo raccontare una nuova storia, non limitarmi a riproporre il mio repertorio» – sottolinea Lorenzo, che partirà con il suo PalaJova PalaJova da Pesaro (Vitrifrigo Arena) il 4-5-7-8 marzo, per poi proseguire all’Unipol Forum di Milano nei giorni 11-12-14-15-17-18 marzo, al Mandela Forum di Firenze il 22-23-25-26-28-29-31 marzo, all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO) il 3-5-6-9-10-12-13-15 aprile. Invece il 22-23-25-26-28-29 aprile e il 1-2 maggio sarà al Palazzo dello Sport di Roma, per poi tornare all’Unipol Forum di Milano il 6-8-9-12-13 maggio. Si conclude il 15-16-18-19-21 maggio all’Arena di Verona. Da segnalare anche una data a Zurigo, all’Hallenstadio, il 20 marzo. Le date, come vi anticipavamo, sono quasi tutte sold out.