17/01/2025

Yoga: i benefici della pratica in gruppo

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 17/01/2025 Aggiornato il 17/01/2025

Ci sono tanti buoni motivi per condividere asana e sequenze, sia fisici che mentali ed emotivi. Funziona da specchio, sprona a migliorarsi, fa scorrere fra tutti i partecipanti una benefica energia

OYSHO

«Lo yoga in gruppo non è solo un allenamento: è una celebrazione di forza, condivisione e crescita». Chi parla è l’insegnante Francesca Cassia, fondatrice con Roberto Milletti della scuola Odaka Yoga, che ci spiega quali sono i vantaggi di lavorare in una classe con numerosi allievi, cioè nella modalità di pratica più frequente.

Se qualche volta avete pensato che compagni di lezione più bravi di voi vi mettano in difficoltà e vi facciano sentire inadeguate, dovete cambiare idea. È esattamente il contrario.

I 5 benefici

  1. Il primo aspetto da considerare è la condivisione: nel gruppo serpeggia un’energia contagiosa, che si amplifica durante la sessione di lavoro. L’entusiasmo dei partecipanti, suscitato dalle sfide superate, dalle tenute raggiunte dopo numerosi tentativi, dalla precisione acquisita spinge ciascuno a dare il massimo, anche nei momenti di stanchezza. È, insomma, un boost per la motivazione.
  2. In una classe si crea una sorta di “respiro collettivo”, in sincrono, che trasmette a sua volta energia.
  3. Appartenere a un gruppo che si allena sempre insieme, che affronta insieme le difficoltà e che insieme fa progressi fa crescere un forte senso di connessione e di appartenenza: non ci si sente mai isolati e questo porta un maggiore benessere emotivo. Condividere un viaggio porta i compagni di lavoro a darsi supporto reciproco e a provare empatia, spronandosi e aiutandosi a vicenda.
  4. Praticare in gruppo favorisce inoltre un’esecuzione con un ritmo sincronizzato, migliorando la fluidità delle sequenze e il controllo del respiro: questa sincronia rende il movimento ancora più armonioso e coinvolgente, perché muoversi insieme è un po’ come danzare.
  5. Avere accanto altri praticanti crea una sorta di specchio. Vedere qualcuno migliorare spinge inconsciamente a superare i propri limiti, sia fisici che mentali: il gruppo, che è uno specchio, riflette ciò che ogni praticante può diventare.