20/12/2024

Yoga: fai la Gru per rinforzare i polsi

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 20/12/2024 Aggiornato il 20/12/2024

Sono tanto complessi a livello strutturale quanto delicati ed entrano in gioco nelle pose in equilibrio sulle braccia, che perciò costituiscono un ottimo allenamento

yoga polsi

Nei vostri programmi di allenamento non vi siete sicuramente mai preoccupate di inserire esercizi specifici per rinforzare i polsi. Eppure queste articolazioni ne avrebbero bisogno, perché sono molto usate e sono sottoposte a grandi stress anche nella vita quotidiana, come ad esempio quando rimangono a lungo in flessione, davanti al pc, o quando si tiene in mano il mouse per tante ore. Sono fra le più complesse del corpo, perché sono composte da una moltitudine di piccole ossa, legamenti e strutture muscolo-tendinee delicate, quindi si infiammano anche facilmente. Basta pensare alla sindrome del tunnel carpale, che può insorgere anche in età relativamente giovane. Lo racconta l’insegnante di yoga Francesca Cassia, spiegando che la disciplina indiana include pose utilissime per il training dei polsi.

Gli asana in equilibrio sulle mani sono emblematici sia dell’importanza di avere polsi forti ed elastici per la pratica, sia dell’azione benefica per queste articolazioni.

L’asana della Gru

Come accade in tutte le tenute sulle braccia, Bakasana, cioè la posa della Gru, gioca con il concetto di lift-up, di sollevamento del proprio peso sugli arti superiori. Gli antichi maestri yogi insegnavano che la gru si alza in volo non perché sia priva di peso ma perché conosce la forza delle sue ali e la direzione del vento. Fuori di metafora, questa immagine evidenzia quanto sia importante per un praticante avere spalle, braccia e polsi forti, per contrastare la forza di gravità e per stabilizzare il corpo, e mostra anche l’utilità di questo tipo di esercizio come training mirato.

Un training per petto, spalle e dorso

Chiunque, provando e riprovando, può riuscire a eseguire Bakasana. È importante che l’appoggio sia sulle mani con le dita ben divaricate, perché fra le dita ci sono piccoli muscoli che vengono meglio coinvolti nel lavoro e che contribuiscono ad aiutare nell’equilibrio. C’è inoltre una concatenazione che pochi immaginano fra i piccoli muscoli delle dita e quelli più grandi dell’upper body: i muscoletti del mignolo, attraverso la parte esterna delle braccia, sono connessi con la muscolatura delle scapole e quelli del pollice, attraverso la parte interna delle braccia, sono legati ai pettorali. Ecco perché un corretto lavoro delle mani, eseguito in una posizione precisa (anche se può sembrare un particolare insignificante), rappresenta un buon training per il petto, le spalle e il dorso: l’intera catena muscolare lavora, a tutto vantaggio della forza e della stabilità dei polsi.

Tips da ufficio

Oltre alle pose yoga sulle braccia, l’esperta suggerisce anche 3 tips da mettere in atto ripetutamente in ufficio, o comunque nella propria giornata, per avere i polsi forti e in buona salute: eseguire frequentemente delle rotazioni delle mani, massaggiare spesso i piccoli muscoli collocati fra le dita, stringere con le mani più volte una pallina di gommapiuma. Ne trarrà vantaggio anche la vostra pratica dello yoga.