X Factor 9: vince Giosada nell’anno della “rivoluzione”
Gran finale per X Factor 9: spettacolo di alto livello, ospiti internazionali, ascolti in ascesa. A vincere l'edizione è il cantante barese, ma soprattutto un cast composto da antidivi...
Sarà la vecchiaia, nonostante non abbia ancora raggiunto gli anta, sarà che avrò avuto qualche crampo asintomatico, ma mi sono commosso. Già, mentre coriandoli e luci incoronavano la nuova promessa della musica italiana, io avevo gli occhi lucidi. Appena un po’, certo, però erano umidi. Merito di un bellissimo show, a sua volta frutto di una macchina assolutamente perfetta, nonostante particolarmente difficoltosa per ovvi motivi.
Giovanni da Bari, che ha girato l’Europa con le band
X Factor ha il suo vincitore: Giovanni Sada, in arte Giosada, 26enne di Bari, del segno della Vergine. Nel tempo libero ama riposarsi, si è dichiarato “platonicamente” innamorato e sogna che la sua voce “possa essere una salvezza per qualcuno”. Ha cominciato a cantare a 7 anni, ha cantato e suonato in 5 band, con le quali ha girato tutta l’Europa da est a ovest in 12 tour, ma il concerto a cui è più affezionato è quello fatto con la sua prima band, nel 2007. Tra le sue canzoni preferite, Centro di gravità permanente di Battiato, River of Tears di Eric Clapton e Amore che vieni amore che vai di De Andrè. Era nel gruppo degli Over di Elio, insieme a Davide, che si è classificato al terzo posto.
Il testa a testa con gli Urban strangers
Un’edizione che si conclude con la vittoria di chi avevamo definito “probabile finalista” già nel lontano 2 ottobre, con le sue note quasi accennate tra un abbraccio ed un altro, a volte rotte dalla commozione. E con una sconfitta, quella degli Urban Strangers, che ha sorpreso, perché erano dati come favoriti. Ma il duo conquista la medaglia d’argento e non penso che i ragazzi di Somma Vesuviana possano ritenersi minimamente sfortunati. A seguire, come dicevamo, un bravo Davide e una comunque meritevole e già abbastanza “diva” Enrica.
A vincere, soprattutto, su tutto, è stato lo spettacolo. La direzione artistica di Luca Tommassini ha regalato grandi emozioni e perfette cornici stilistiche.
Bravi tutti quelli che hanno lavorato per rendere la finale davvero sfavillante. Per non parlare dell’ottimo contorno musicale, tra esibizioni e dietro le quinte, con grandi nomi della musica italiana e mondiale: Coldplay e Cesare Cremonini, ma anche Skunk Anansie ed Elio e le storie tese, Mika e Fedez.
Applausi anche per i giudici
Ma ad entusiasmare particolarmente è tutto il team dei giudici: Mika e Fedez, Skin ed Elio, aldilà di chi ha vinto e chi no, hanno dimostrato professionalità e soprattutto umanità. Hanno permesso ai concorrenti di essere i veri protagonisti, senza inutili isterismi e le sceneggiate che spesso oscuravano i cantanti delle precedenti edizioni a causa di giurati particolarmente e inutilmente polemici. Niente patetiche scenette cattura spettatore, né convenevoli buonisti. E meno male.
I numeri confermano il successo
La dimostrazione di questo alto livello qualitativo viene dai numeri: l’ascolto medio della finale sale a circa 2 milioni 620 mila spettatori, in crescita del 32% rispetto alla finale 2014. Lo share complessivo ha sfiorato il 10%, con un picco del 15.13% alle 23.53, durante la proclamazione del vincitore. E ora, nella mia testa, risuona quel claim di settembre, prima che tutto questo iniziasse, che gridava “rivoluzione”. Sì, c’è stata. Ed è stata bellissima.
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