26/01/2024

Sanremo 2024: Fiorella Mannoia e il suo manifesto femminile

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 26/01/2024 Aggiornato il 26/01/2024

Fiorella Mannoia torna per la sesta volta al Festival di Sanremo e lo fa con Mariposa, una canzone che nel titolo ricorda le due sorelle dominicane a cui è dedicata la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Fiorella Mannoia

Tra i Big della 74esima edizione del Festival di Sanremo troveremo anche una delle regine della musica italiana ovvero Fiorella Mannoia, alla sua sesta partecipazione e a sette anni di distanza dal suo secondo posto con Che sia benedetta. Nel 2017, lo ricordiamo, si classificò primo Francesco Gabbani con Occidentali’s Karma ed è proprio con lui che Fiorella duetterà nelle serata delle cover proponendo quei due brani che si contesero la vittoria fino all’ultimo.

Quest’anno invece sarà in gara con Mariposa, di cui firma in prima persona il testo insieme a Cheope e Carlo Di Francesco (le musiche sono invece di Carlo Di Francesco, Federica Abbate e Mattia Cerri), che lei definisce un manifesto femminile.

Il significato e l’essenza di Mariposa

«Questa canzone è nata durante la visione de Il grido delle farfalle, una bellissima serie tv sulle sorelle Mirabal che venivano chiamate dal loro villaggio (nella Repubblica Dominicana) “Las Mariposas” perchè erano belle come delle farfalle» – racconta Fiorella Mannoia – «Loro erano anche delle attiviste politiche e si battevano contro la dittatura del generale Rafael Leónidas Trujillo. Purtroppo fecero una brutta fine e il governo le trucidò scaraventandole poi giù da un dirupo e facendo passare l’omicidio come un incidente automobilistico. Però l’opinione pubblica non credette a questa versione e l’indignazione per la loro morte fu così forte che costrinse il dittatore a dimettersi». E aggiunge: «Forse non tutti lo sanno, ma la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne è il 25 novembre in loro onore. Morirono infatti il 25 novembre 1960».

Poi specifica: «Abbiamo intitolato il brano Mariposa in loro onore, ma nel testo non vengono citate se non nella delicata immagine di una farfalla che imbraccia un fucile. Questa canzone è un manifesto femminile e ogni frase è una immagine, si parte dalla strega in cima al rogo e si continua per l’appunto con la farfalla con il fucile. È il racconto di quello che siamo state, che siamo e che saremo, spero libere e orgogliose, cantando».

Il legame con Sanremo

«Si sceglie di tornare a Sanremo quando si ha tra le mani una canzone che reputi importante per te» – sottolinea l’artista e confessa: «Se vi dicessi che ci torno più spensierata, serena e tranquilla mentirei. Ogni volta che si sale su quel palco, soprattutto in gara, si provano sempre le stesse emozioni e paure. Non conta quanti anni hai, quante volte ci sei stata o se ci tornerai».

Mariposa ha un sound diverso, più ballabile e Fiorella è felice di mostrarsi in questa veste: «Le persone che mi conoscono e vengono ai miei concerti sanno che ho più sfaccettature, che non sono solo tutta ballad e canzoni serie, impegnate, statiche, ma mi piace anche giocare, ballare e muovermi. Forse così il palco di Sanremo non mi aveva mai visto e sarà una novità. Questa canzone ha infatti un testo importante, su una musica piena di gioia, dai ritmi latini».

L’impegno per le donne e i traguardi importanti

Cosa significa per Fiorella Mannoia stare dalla parte donne oggi? «Dovremmo sentire di più la sorellanza, ma purtroppo non è così: sui social si vedono dei messaggi di donne contro altre donne più feroci di quelli degli uomini. Credo che il mio impegno e la mia attenzione nei confronti di ciò che mi circonda sia un dovere. Quando abbiamo organizzato Una Nessuna Centomila ho capito che non dovevo fermarmi lì, altrimenti sarebbe stata una occasione sprecata e così abbiamo creato anche l’associazione che porta lo stesso nome e di cui io sono presidente onoraria, con l’obiettivo di stare accanto alle donne in difficoltà».

Il 2024 è un anno importante per l’artista, per i vari progetti in cantiere e per il fatto che compirà 70 anni (il 4 aprile): «Ho gli stessi anni della Rai!» – dice. «L’idea di quel 7 davanti mi fa un po’ effetto , ma cerco di non pensarci anche perché non me li sento affatto, la mia testa gioca ancora, vuole sperimentare e divertirsi, ha ancora passioni. Sicuramente è un traguardo da festeggiare, ma devo ancora capire come. Prima devo pensare a Sanremo e poi ai concerti di Una Nessuna Centomila – In Arena il 4 e 5 maggio».