Sci di fondo: l’emozione di sciare di notte
Tanti sport sulla neve si praticano anche sotto le stelle e lo sci nordico, con le dovute accortezze, consente di vivere avventure esaltanti anche a chi non è un’atleta
La crescente seduzione esercitata dalla vacanza con la neve, ma “slow”, è uno degli aspetti più evidenti nel rapporto di Skipass Panorama Turismo – Modena Fiere, l’osservatorio italiano del turismo montano che analizza ogni anno offerte, richieste e tendenze.
Fra i trend di quest’inverno spiccano le attività sportive notturne, che rispondono a una diffusa esigenza di vita lontana dalla folla e dalle code agli impianti di risalita: camminate, escursioni con le ciaspole, sci, ma rigorosamente sotto le stelle.
Anche lo sci di fondo permette di provare questa esperienza emozionante e Marco Ranaldi, istruttore e allenatore federale Fisi di sci di fondo e creatore della Nordic Sport Academy, ci insegna come ci si deve avvicinare a questa avventura.
Un’esperienza emozionante
«È un’esperienza da provare, non tanto per i benefici fitness quanto perché spostarsi nel paesaggio innevato, magari al chiaro di luna, è molto emozionante» assicura l’esperto. Ecco i consigli da seguire.
- Per capire chi può provare, tenete conto che non occorre essere atlete: è sufficiente avere una discreta padronanza degli sci stretti. Bisogna sapersi destreggiare su tragitti facili, ma in cui siano presenti anche tratti di discesa o qualche curva. Non è importante quale tecnica si usi, né l’impeccabilità del gesto, ma essere autonome, per non trovarsi in difficoltà.
- La regola essenziale per organizzare una gita notturna lungo i sentieri nel bosco è evitare il fai-da-te e rivolgersi a un professionista abilitato ad accompagnare i partecipanti, che sappia valutare le loro possibilità e indirizzarli nel modo migliore.
- L’esperienza più accessibile anche a chi ha meno dimestichezza con questo sport, comunque, è quella sugli anelli e sulle piste tracciate, riservati ai fondisti e utilizzate durante il giorno. In alcuni giorni e in alcune ore i maestri delle scuole organizzano infatti anche attività serali.
- Per quanto riguarda l’attrezzatura, è indispensabile una lampada frontale abbastanza potente, per vedere il tracciato davanti a sé e individuare con tempismo eventuali ostacoli. I capi da indossare sono quelli tecnici ed è meglio vestirsi a strati: chi non è esperto non sa che dopo il calare del sole le temperature, in montagna, scendono in picchiata. Proteggersi dal freddo con tessuti termici e traspiranti rende la gita più piacevole.
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