21/01/2024

Attrici e attori italiani dietro la macchina da presa

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 21/01/2024 Aggiornato il 21/01/2024

In questo momento si parla soprattutto di loro ma Paola Cortellesi e Pietro Castellitto sono solo due degli attori italiani che hanno dimostrato di avere talento anche come registi

C'è ancora domani

Negli ultimi mesi non si è fatto altro che parlare di Paola Cortellesi e del suo esordio come regista con C’è ancora domani che, oltre a ricevere vari riconoscimenti (a partire dalla Festa del Cinema di Roma), ha conquistato il box office tanto da vincere il Biglietto d’oro e diventare il nono film col maggiore incasso italiano di sempre.

Ma quello di Paola Cortellesi è solo uno dei casi recenti più eclatanti, ma in realtà sono diversi i nomi di attrici e attori di casa nostra che nel tempo hanno spiccato anche alla regia.

Donne che fanno la differenza

Non neghiamolo: un tempo le registe donne, in Italia, si potevano contare sulle dita di una mano. Però per fortuna le cose negli ultimi anni stanno cambiando e troviamo diverse attrici che hanno deciso di fare la differenza dedicandosi anche alla regia. Oltre al già citato esordio di Paola Cortellesi, nel 2023 abbiamo accolto con entusiasmo quelli di Micaela Ramazzotti con Felicità (che a Venezia 80 si è aggiudicato il Premio degli spettatori – Armani Beauty di Orizzonti extra), di Margherita Buy con Volare (presentato alla Festa del Cinema di Roma, uscirà prossimamente nelle sale), di Giovanna Mezzogiorno con il corto Unfitting (presentato sempre alla Festa del Cinema di Roma), di Pilar Fogliati con Romantiche e di Kasia Smutniak con Mur.

Tra gli esordi più brillanti degli ultimi anni c’è anche quello di Giulia Steigerwalt con Settembre che, dopo essere uscito nel 2022, ha fatto incetta di premi tra cui due David di Donatello e un Nastro d’argento.

Tra le attrici italiane che ci hanno convinto anche dietro la macchina da presa ci sono Jasmine Trinca (autrice del corto Being My Mom e del film Marcel!), Michela Cescon (con Occhi Blu), Claudia Gerini (con Tapirulàn) e Barbara Cupisti (in particolare con i suoi documentari, da Madri a Wartime Notes).

Non dimentichiamoci naturalmente di Emma Dante, che oltre al teatro si è dedicata anche al cinema con tre film che sono veri gioielli: Via Castellana Bandiera (2013), Le sorelle Macaluso (2020) e Misericordia (2023).

Lo sapevate poi che anche Laura Morante ha diretto due film? Si tratta di Ciliegine (2012) e Assolo (2016).

Invece Valeria Golino, dopo il cortometraggio Armandino e il MADRE (2010) e i lungometraggi Miele (2013) ed Euforia (2018), sta lavorando alla regia della serie tv tratta dal romanzo L’arte della gioia di Goliarda Sapienza.

Sono sei invece i film firmati ad oggi da Valeria Bruni Tedeschi: il primo è stato È più facile per un cammello…(2003) e il più recente Forever Young – Les Amandiers (2022).

Nelle sale italiane

È attualmente nelle sale Enea, secondo film diretto da Pietro Castellitto che ha seguito le orme del padre Sergio sia davanti che dietro la macchina da presa. Con il suo esordio I predatori (2020) aveva vinto sia il Premio Orizzonti per la Migliore Sceneggiatura alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia e sia il David di Donatello che il Nastro d’argento come miglior regista esordiente.

Anche Sergio Castellitto, lo ricordiamo, ha realizzato diversi film da regista: Libero Burro (1999), Non ti muovere (2004), La bellezza del somaro (2010), Venuto al mondo (2012), Nessuno si salva da solo (2015), Fortunata (2017) e Il materiale emotivo (2021).

A marzo uscirà invece Non sono quello che sono, l’adattamento di Otello firmato da Edoardo Leo, che nel 2008 ha esordito come regista con Ne parliamo a cena e da quel momento (per nostra fortuna) non ha mai smesso. Nel 2023 ha anche diretto, a quattro mani con Massimiliano Bruno, I migliori giorni e I peggiori giorni. A proposito di Massimiliano Bruno: anche lui è un ottimo attore/regista che ci ha regalato dei veri gioielli della commedia come Nessuno mi può giudicare o la trilogia Non ci resta che il crimine, Ritorno al crimine e C’era una volta il crimine, a cui ha fatto ora seguito Non ci resta che il crimine-La serie.

A proposito di commedia non possiamo fare a meno di citare il grande maestro Carlo Verdone, anche lui approdato di recente nella serialità con Vita da Carlo.

Niente serie tv per Nanni Moretti (autore di gioielli del nostro cinema come Ecce bombo, Bianca, Palombella rossa, Caro diario, La stanza del figlio o Il sol dell’avvenire – solo per citarne alcuni), ma mai dire mai.

Altri nomi che magari vi siete scordati? Fabio De Luigi, che è ora al cinema con un film che ha lui stesso diretto ovvero 50 km all’ora e che arriva dopo Tiramisù (2016) e Tre di troppo (2023). A quota tre film da regista è anche Kim Rossi Stuart: Anche libero va bene (2006), Tommaso (2016) e Brado (2022).

Antonio Albanese ne ha invece girati ben sei da regista: il primo è stato Uomo d’acqua dolce (del 1997) e il più recente Cento domeniche (uscito pochi mesi fa).

Segnaliamo infine che, nel novembre scorso, è uscito nelle sale Palazzina Laf ovvero l’esordio alla regia di Michele Riondino.