23/11/2015

Rootape: in palestra gambe, glutei e addominali si tonificano così

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 23/11/2015 Aggiornato il 23/11/2015

Il Rootape è una lunga sacca in microfibra con due pesi allee stremità. Viene utilizzato in tanti corsi di gruppo per tonificare i punti critici, rendere più efficaci gli esercizi di stretching e Pilates, nella riabilitazione

rootape

Immaginate una lunga sacca in microfibra, morbida, sottile e lunga 130 centimetri, alle cui estremità sono inserite due palline da 500 grammi ciascuna, che creano un “effetto zavorra”. Sicuramente non avete mai visto in palestra un attrezzo così. Presentato all’ultima edizione della fiera di Riminiwellness, il Rootape (questo è il suo nome) è già stato adottato per i corsi di gruppo in molti centri sportivi.

Dalla pre-agonistica al Pilates

Viene usato nella gym di riabilitazione, nei workout di tonificazione muscolare, nel lavoro in coppia, nel Pilates, per lo stretching e perfino nella preparazione pre-agonistica degli atleti.
In poche parole è un attrezzo per tutti, che consente di personalizzare il training secondo gli obiettivi.

Come si usa

Il Rootape può essere impugnato al centro, con le palline libere alle estremità, oppure alle estremità e in tutte le posizioni intermedie, permettendo quindi di eseguire una vastissima gamma di movimenti ed esercizi.

Cosa offre in più

Quando usate i normali pesi, eseguite gesti dall’andamento lineare (su-giù, fletto-estendo, apro-chiudo).

La novità degli esercizi con il Rootape, invece, è che seguono sempre linee circolari, perché l’attrezzo e i pesi vengono fatti roteare.

In questo modo si crea un gioco di forze centrifughe e centripete, che voi siete chiamate a contrastare con un’intensa attivazione della muscolatura. Questo tipo di lavoro mette in gioco e stimola tutti i muscoli in modo molto più completo, vario, profondo. È un training definito “funzionale”, che non solo rassoda e modella la figura, ma prepara anche il corpo ad affrontare tutti i movimenti della vita quotidiana con più facilità, minore sforzo e quindi ridotto rischio di infortuni.

Per le zone critiche femminili

E se vi serve ancora un incentivo a provare, pensate che il training assicura importanti benefici per le “zone critiche” femminili. Infatti durante gli esercizi, per mantenere la posizione corretta, evitando di sbilanciarvi, e per controllare i movimenti rotatori dell’attrezzo, dovete contrarre in modo continuo i muscoli del “core” (addominali, glutei, lombari e parte alta dell’interno coscia).
L’intera zona si tonifica e la microcircolazione locale aumenta, a tutto vantaggio del ricambio cellulare, dello smaltimento di liquidi e tossine e del consumo dei grassi di deposito.

Per informazioni sull’attrezzo e per sapere in quali palestre è già utilizzato: www.rootape.it