Viso: dopo la tintarella, rinnova la pelle con un acido delicato
Le formulazioni a base di acidi che vanno dalle lozioni alle creme, dai concentrati alle maschere. Vanno applicati la sera e sono in genere ben tollerati
Dopo la tintarella è tempo di rinnovare la pelle e di renderla più luminosa. Gli acidi delicati delle formule cosmetiche possono aiutare. I più conosciuti sono gli alfa, ma ci sono anche i beta e i poli. Parliamo degli acidi, ingredienti che conoscono un successo crescente in cosmetica. I consigli per scegliere e usare al meglio i prodotti che li contengono.
Rinnovare dopo l’estate
Quasi ormai archiviato del tutto il capitolo tintarella, è tempo di rinnovare la pelle per renderla più morbida e luminosa. E per farlo possono venire in aiuto le formulazioni a base di acidi che vanno dalle lozioni alle creme, dai concentrati alle maschere. «Gli acidi che si usano in cosmetica, meglio conosciuti come idrossiacidi, sono una grande famiglia divisa in tre classi, gli alfa, i beta e i poli-idrossiacidi, simili ma al tempo stesso diversi per struttura chimica e quindi per azione sulla pelle e per impiego in cosmetica» spiega la dottoressa Alessandra Vasselli, cosmetologa Aideco, Associazione italiana dermatologia e cosmetologia.
Cosa usare ora
Se gli acidi più conosciuti sono gli alfa-idrossiacidi, in questo momento, dopo il forte stress che la pelle ha subito durante l’estate, ideale usare la categoria mono conosciuta di acidi, i poli-idrossiacidi. «Spesso vengono definiti con l’aggettivo delicati perché, pur vantando sempre un’azione esfoliante, hanno una molecola più grande rispetto agli alfa e ai beta-idrossiacidi e per questo penetrano più lentamente e arrivano a una minor profondità risultando così più dolci, anche se pur sempre efficaci. Sono in grado, inoltre, di legare a sé le molecole d’acqua e per questo hanno una valida funzione umettante e idratante, utile dopo un’estate che ha inaridito la pelle. Alcuni di loro poi, in particolare il gluconolattone, hanno proprietà antiossidanti e per questo vengono impiegati in molte formulazioni antiage per arginare i danni dei radicali liberi, prodotti in grande quantità dall’esposizione solare» commenta l’esperta.
Se il sole ha lasciato il segno
Rughette e macchie scure. Se le esposizioni solari hanno invecchiato precocemente la pelle, ecco che i betaidrossiacidi possono essere un prezioso supporto.
Il più noto di questo gruppo di acidi, identificati con la sigla BHA, è sicuramente il salicilico, sostanza presente in molti frutti, albicocca, pesca, uva, ananas e fragole, in verdure come gli spinaci e il radicchio e in piante come il salice bianco e la spirea ulmaria.
«Hanno una buona capacità esfoliante ma sono preziosi anche in funzione anti-age perché levigano e rivitalizzano minimizzato le rughette e i pori dilatati; in più vantano un’azione schiarente che aiuta a rendere meno visibili le macchie scure e a restituire un incarnato più uniforme e luminoso» commenta la cosmetologa.
Serve qualche attenzione
Creme, lozioni e maschere a base di beta e poli-idrossiacidi sono in genere ben tollerate da tutti i tipi di pelle. «Le formulazioni con idrossiacidi vanno comunque utilizzate con qualche precauzione; innanzitutto, non tutti i giorni, ma a cicli di uno, massimo due mesi in base alle necessità della cute. Sono poi prodotti da mettere la sera, proteggendo di giorno la pelle con un idratante che contenga filtri solari per scongiurare ogni possibile rischio di macchie scure» conclude la cosmetologa.
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