Sport in vacanza: non dimenticare lo stretching!

Le vacanze estive, si sa, sono un momento in cui tutte si sentono più attive e praticano sport con maggiore frequenza e intensità. Il dottor Alessandro Lanzani, specialista in medicina dello sport, spiega agli infaticabili del fitness vacanziero l’importanza di non trascurare lo stretching.

Un’abitudine fondamentale

Allungare i muscoli con opportuni esercizi ha una validità universale, perché migliora la mobilità delle articolazioni e quindi dei vari segmenti corporei. È quindi un’abitudine importantissima per la pratica di qualsiasi attività sportiva, perché un apparato locomotore troppo rigido non si deforma facilmente ed espone al rischio di traumi. Durante il movimento, infatti, il corpo è sottoposto a una serie di forze (come ad esempio la gravità, l’accelerazione, la decelerazione) e di sollecitazioni, e deve essere tanto elastico da potersi adattare ad esse, ammortizzandole, secondo il principio del “mi piego, ma non mi spezzo”. Il lavoro di stretching, sciogliendo e allungando la muscolatura, serve proprio a sbloccare le articolazioni: questo rende possibili gesti di maggiore ampiezza (quindi più funzionali e privi di sovraccarichi dannosi per le articolazioni stesse) e aumenta la flessibilità corporea.

Principianti in prima fila

Dedicarsi allo stretching è quindi una forma di prevenzione utilissima e consigliabile a tutti gli sportivi, ma particolarmente a chi non è abituato a muoversi, perché la sedentarietà causa un progressivo irrigidimento muscolare e articolare. Non solo. La riduzione della mobilità si accentua con l’invecchiamento, anno dopo anno: contrastare questo fenomeno naturale con adeguati esercizi permette di affrontare tutti i movimenti quotidiani (e non solo quelli sportivi) con più efficienza e agilità, minori rischi e maggiore benessere.

Come introdurlo nel proprio workout estivo

Come regolarsi, quindi, nelle proprie avventure sportive durante le ferie? Per chi fa sport lo stretching è parte integrante di un allenamento completo: non a caso, discipline armoniose come il Pilates o la ginnastica posturale hanno una forte componente di allungamento. Prima di cominciare la pratica o la seduta di allenamento serve a misurare se la risposta dell’organismo è efficiente e a sbloccare eventuali irrigidimenti in vista dell’attività più intensa. Durante il lavoro costituisce un piacevole recupero fra picchi di alta intensità. Alla fine, oltre ad allentare le tensioni sui muscoli e sui tendini, favorisce la circolazione nei vasi sanguigni periferici e quindi lo smaltimento delle tossine e dei prodotti di scarto cellulare.