Fitness antistress: come scegliere l’attività giusta
Se avete una vita in cui vi sentite sempre sotto pressione, il movimento che fa per voi è quello gentile, che percepite come svago e che non vi sollecita come una competizione
È convinzione comune che una ricetta efficacissima per scaricare tutte le tensioni e combattere lo stress sia l’attività motoria. È vero, perché praticare regolarmente il fitness ha questo effetto benefico, ma occorre scegliere con attenzione la disciplina a cui dedicarsi. Lo spiega Anna Bianchi, naturopata e iridologa specializzata in problematiche femminili, nel suo libro “Smetti di sopravvivere, ricomincia a vivere!” (Red!), in cui propone un programma di nove settimane per prendersi cura di sé con tante tecniche diverse e alla portata di tutte: l’obiettivo è recuperare energie vitali, quando ci si trascina sfinite (fisicamente ed emotivamente) in “modalità sopravvivenza”.(frasona)
Un allenamento eccessivo provoca il “burnout” anche agli atleti di alto livello.
Tieni sotto controllo il cortisolo
Se la vostra vita è particolarmente pesante, perché le giornate sono una corsa a ostacoli fra mille impegni e avete la sensazione di non riuscire mai ad arrivare a tutto, sfinirvi di fatica a un corso estenuante in palestra o andare a correre per un tempo troppo lungo può avere solo effetti controproducenti. Il risultato, infatti, è che l’organismo si mette in stato di allerta, come se doveste affrontare un pericolo o una sfida preoccupante: le ghiandole surrenali vengono stimolate a produrre cortisolo, una sostanza che è strettamente correlata con lo stress, perché serve a modulare la risposta individuale alle sollecitazioni stressanti e alle minacce, affrontandole o evitandole. L’eccesso di cortisolo non è benefico e porta a una condizione di sfinimento: quindi, se siete già abitualmente sotto pressione, trasformare anche la vostra seduta di training in un ulteriore momento opprimente non può giovarvi.
Un movimento gentile
La soluzione sta nell’equilibrio, è bene cioè mettersi in movimento in modo gentile, ingannando il corpo. «Quando esci a fare una passeggiata, le tue ghiandole surrenali devono avere ben chiaro che non stai scappando dalla tigre» chiarisce l’esperta. In pratica, l’attività fisica deve essere percepita come un momento di svago e non di (ulteriore) stress. Non dovete mai sentirvi obbligate alla sessione di gym, solo perché “fa bene”, e ritagliarvi quello spazio per voi stesse non deve essere vissuto come un sacrificio. Le scelte giuste? Quelle che vi permettono di sollecitare il corpo, ma lasciano vagare la mente e non alzano eccessivamente i battiti cardiaci. Vanno bene lo yoga, il Pilates e la camminata (anche on compagnia, per distrarsi di più). I giochi di squadra possono essere adatti, purché non inneschino un meccanismo di competizione eccessiva. La parola d’ordine deve essere divertimento.
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