Serie tv: 5 legal k-drama da recuperare in autunno

Pochi sottogeneri televisivi possono competere con il fascino delle serie ambientate tra le aule di tribunale. Sarà che sono in grado di intercettare sensibilità molto diverse, accontentando sia gli idealisti che i fan degli antieroi moralmente ambigui.

Ecco quelli che secondo noi vale la pena di recuperare in streaming.

Originale e commovente

Quando Woo Young Woo (Park Eun-bin) si presenta al suo futuro mentore dello studio legale Hanbada – precisando tutto d’un fiato che il suo nome è identico che sia letto al dritto o al rovescio come kayak, atta, radar, omonomo, esose – la prima impressione non è delle migliori. È autistica, il che le rende difficile sopportare rumori forti, adeguarsi al contesto sociale, tenere a freno il suo entusiasmo per cetacei e delfini e affrontare le porte girevoli. Ma basta darle il tempo di ambientarsi per accorgersi che è anche incredibilmente intelligente, sensibile e idealista, qualità che hanno conquistato milioni di spettatori in tutto il mondo. La straordinaria Avvocata Woo è il legal drama di punta di Netflix, con un cast corale alla Ally McBeal di cui è difficile non innamorarsi.

Quasi un true crime

Agli antipodi della giovane Woo, c’è la temibile Sim Eun-sok (Kim Hye-soo). Fredda e distaccata, La Giudice (Netflix) a cui fa riferimento il titolo della serie è nota per le sue controverse posizioni sui giovani delinquenti. Se fosse per lei, la legge non farebbe alcuna distinzione tra criminali adulti e minorenni. Solo lavorando a stretto contatto con il collega Cha Tae-joo (Kim Mu-yeol) al Tribunale minorile del distretto di Yeonwha inizierà a mettere in discussione i suoi preconcetti, affrontando casi complessi ispirati a vicende reali di cronaca nera. Consigliato a chi ha lo stomaco forte.

Tra commedia e legal thriller

Il procuratore militare Do Bae-man (Ahn Bo-hyun) e la sua giovane collega Cha Woo-in (Jo Bo-ah) non potrebbero essere più diversi: lui si è avvicinato alla professione per mera convenienza, accettando di sporcarsi le mani pur di inseguire ricchezza e successo, lei è in cerca di vendetta dopo aver subito un torto irreparabile. A unirli sarà il comune obiettivo di estirpare la corruzione che si cela nell’esercito, un cammino di redenzione che trasformerà Do Bae-man in un vero uomo di legge. Military Prosecutor Doberman (Rakuten Viki) unisce azione e commedia, con un tocco di romanticismo.

Dalle parti di How to get away with murder

Law school (Netflix) ha qualche dinamica in comune con Le regole del delitto perfetto, almeno per quanto riguarda i rapporti tra mentore e allievo: il professor Yang Jong-hoon (Kim Myung-min) e i suoi studenti più brillanti indagano sulla morte di un docente della prestigiosa Hankuk Law University, un apparente suicidio che conduce a pesanti accuse. Misantropo e scostante, Yang è il principale sospettato delle indagini – per dimostrare la sua innocenza sarà necessario svelare un mistero intricato e pieno di colpi di scena.

A mali estremi

In una Corea del Sud distopica, i processi si tengono regolarmente in televisione. Un reality a cui il pubblico partecipa tramite app, votando le punizioni che ritiene più appropriate. È questo il modello di giustizia “efficace e rivoluzionaria” a cui punta il Presidente, al potere dopo due anni di violente rivolte e al fallimento delle principali aziende del paese. Nulla di tutto questo sarebbe possibile senza dei giudici all’altezza del compito, tra cui spicca l’inflessibile e vendicativo Kang Yo-han (Ji Sung). The Devil Judge (Rakuten Viki) è un drama volutamente sopra le righe, in cui quasi tutti hanno un secondo fine e nessuno è al sicuro.