Listeria: come difendersi
È un’infezione che può essere confusa con altri disturbi, ma che può causare problemi anche gravi. Lo specialista ci spiega di cosa si tratta
Da qualche tempo è balzata agli onori della cronaca dopo casi di contaminazione che hanno interessato i più svariati alimenti, dai würstel al pancake, passando per il latte. «L’infezione da listeria o listeriosi è causata da un batterio più piccolo rispetto ad altri (le ultime allerte riguardano il ceppo ST 155) che si propaga nell’intestino dopo avere mangiato cibo contaminato, soprattutto attraverso carne cruda, fresca o insaccata, ma anche latte e derivati», spiega il professor Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Questo batterio è presente in una grande varietà di mammiferi, uccelli, pesci e crostacei.
La listeria è presente nell’ambiente. Il problema è quando una sua consistente quantità invade l’organismo, localizzandosi anche all’interno delle cellule e persino nei globuli bianchi, che la diffondono attraverso il sangue.
Sintomi e diagnosi
Nei casi più lievi il disturbo si manifesta come un’infezione intestinale, con nausea, vomito, febbre, dolori muscolari, diarrea, mentre in quelli più gravi può provocare setticemia, meningite, meningo-encefalite. Massima allerta in gravidanza, quando la malattia può trasmettersi al feto, provocando seri danni. La diagnosi consiste in una ricerca molto accurata che avviene tramite una coltura del batterio prelevato dal sangue.
Come si cura
Gli antibiotici attivi sono i farmaci di prima scelta. «Occorre però eseguire prima della prescrizione una diagnosi microbiologica, per capire qual è quello più adatto, in grado di sconfiggere l’infezione e non dare resistenza all’antibiotico stesso», conclude il professor Clementi.
La prevenzione
La vera prevenzione parte da una meticolosa valutazione del veterinario nei confronti dell’animale. Oltre a questo, ecco alcuni consigli pratici.
- Evita il più possibile di mangiare carne cruda.
- Separa gli alimenti cotti da quelli crudi, conservandoli in appositi contenitori chiusi in frigorifero.
- Lavati spesso le mani quando cucini.
- Ricorda di lavare gli utensili quando li hai utilizzati per preparare cibi crudi.
Ti potrebbe interessare anche:
- Mal di testa: la svolta
- Follicolite: i consigli del dermatologo per prevenirla e curarla
- Amenorrea: scopri le cause. E le soluzioni
- HIV: le cure sono sempre più potenti
- Influenza o Covid?