29/08/2022

Nuoto: con lo stile rana modelli l’upper body

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 29/08/2022 Aggiornato il 29/08/2022

Fa lavorare l’upper body ma soprattutto le gambe ed è quindi molto apprezzato dalle donne, che possono introdurre esercizi sfidanti e proficui nelle loro sessioni di training in piscina

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Le donne lo amano moltissimo, per ragioni fitness ma anche perché lo si può praticare in modo “soft” (anche se non propriamente corretto dal punto di vista tecnico), senza immergere completamente la testa: questo lo rende preferibile per le meno allenate e per chi si sente meno a suo agio nell’acqua di una piscina. È lo stile rana, di cui ci parla Luca Madini, allenatore di nuoto e responsabile del settore acqua del Gruppo GetFit, spiegando come godere di tutti i benefici che assicura.

La rana comporta un gesto simmetrico, in cui è fondamentale la coordinazione fra la bracciata e la propulsione delle gambe.

Meno fatica

Lo si crede, a torto, uno stile di semplice esecuzione, ma richiede in realtà un’elevata capacità coordinativa. Rispetto allo stile libero e al dorso, la rana è meno dispendiosa dal punto di vista energetico: infatti consente di nuotare per molte vasche senza eccessivo affaticamento. In compenso è una sicura alleata per chi ha a cuore la forma fisica, perché fa lavorare molto le braccia ma soprattutto le gambe, tonificando e modellando efficacemente la muscolatura delle zone critiche: è insomma uno stile a misura di donna.

Gli esercizi per lo shaping

Ecco alcuni esercizi che il nostro coach propone, per sfruttare questo stile durante gli allenamenti in vasca. Se li inserite nel vostro workout, vi garantirete non benefici sul tono muscolare, sullo shaping della figura, sulla tecnica natatoria, il tutto con il plus di rendere la permanenza in piscina più divertente e stimolante.

  1. Esercizio focalizzato sulla variazione di ritmo. Alternate una vasca con ritmo di nuoto più vivace e una vasca a ritmo più lento, in cui scivolate nell’acqua allungando di più il corpo.
  2. Esercizio mirato per le gambe. Nuotate spingendovi solo a forza di gambe: è un training non troppo energivoro ma con un’elevata efficacia modellante. Potete usare la tavoletta, appoggiandovi con le mani, oppure farlo senza utilizzarla.
  3. Esercizio di coordinazione. È un lavoro con focus sulle gambe, ma anche mirato a sviluppare l’acquaticità: alternate una vasca a rana “normale” e una vasca in cui procedete nuotando con doppia gambata (due spinte delle gambe per ogni bracciata).

Anche l’allenamento respiratorio, e non solo quello muscolare, serve a migliorare l’efficienza del gesto.